mercoledì 31 marzo 2010

1974: Sheene Vs. Read Vs. Agostini


Pubblico questo bellissimo filmato datato 1974, nel quale si vedono quelli che all'epoca erano i tre mattatori della classe regina: il pluricampione Giacomo Agostini, che indossata la "casacca della Yamaha" cercava di dimostrare al mondo di essere in grado di vincere anche in sella ad una moto che non fosse la gloriosa MV Agusta (cosa che puntualmente accadde nel 1975). Il campione del mondo in carica Pheal Read, che nel 1974 bissò il successo ottenuto l'anno precedente sempre in sella alla MV Agusta. Per ultimo l'astro nascente Barry Sheene, in sella alla sua Suzuki che nel 1974 rappresentava la nuova generazione di piloti che stavano man mano raccogliendo il testimone dalla "vecchia guardia". Sheene infatti sarà l'uomo del "dopo Agostini", laureandosi campione del mondo sia nel 1976 che nel 1977.

28/03/2010 Uscita con Moto Maddy ai passi di Bocca Seriola e Viamaggio





































Domenica 28 marzo, ho partecipato alla splendida uscita organizzata da Moto Maddy ai passi di Bocca Seriola e Viamaggio. Il giro come sempre è stato organizzato minuziosamente da Maddy sia per quanto riguarda la scelta del percorso tanto quanto per quel che concerne la "sosta ristoratrice" che si è svolta presso l'agriturismo "Nonno Romolo" alla volta di San Sepolcro. Qui siamo stati deliziati dalle squisite specialità della Casa. Il giro come da programma prevedeva: ritrovo e caffè presso il negozio Moto Maddy a Gambettola. Una volta partiti, a parte qualche piccolo problema ad una rotonda che ha spezzato il gruppo, che si è poi ricomposto più in la nella mattinata, ci siamo diretti verso le Marche e precisamente a Sant'Angelo in Vado per andare a imboccare i 37 km della strepitosa Bocca Seriola. Il velocissimo passo Umbro Marchigiano ha retto bene al gelo di questo inverno 2009/2010 e presenta un manto asfaltato molto buono. Come ho già scritto l'anno scorso, questo splendido valico si fregia di una parte "bassa" caratterizzata da lunghissimi curvoni che si possono affrontare a velocità impressionanti. La strada poi inizia a salire e il percorso perde in velocità pura, diventando più tecnico e presentando una serie di curve mozzafiato. Una volta "svalicato" inizia il tratto in discesa che io personalmente trovo spettacolare. Le curve offrono tutte una buona visibilità e portano per il loro disegno aperto a spalancare il gas. Terminato questo passo che a mio parere è uno dei "templi del motociclismo", abbiamo fatto la sosta per rifocillarci al sopra menzionato agriturismo "Nonno Romolo" nei pressi di San Sepolcro. Dopo aver consumato un ottimo pasto, siamo saliti in sella nuovamente per affrontare il Passo di Viamaggio. La parte di questo valico che noi abbiamo affrontato in salita, ossia da San Sepolcro sino al Passo è ben asfaltata ed è un vero piacere per la guida. Anche qui vengono offerte a chi ha la fortuna di percorrerla curve di ogni genere. Dopo una velocissima sosta al famigerato bar di Viamaggio per radunarci, abbiamo fatto ritorno verso casa, ad un passo molto blando e scendendo tutti in gruppo, come giusto epilogo di una splendida giornata trascorsa all'insegna della nostra grande passione comune! Ringrazio Moto Maddy per aver organizzato questa bella uscita. Aggiungo che la ottima riuscita del tutto non è una sorpresa ma una ulteriore conferma di quanto Maddalena sia brava e meticolosa nell'organizzare questo genere di eventi. Un plauso particolare va doverosamente fatto ad Elena che in sella alla sua Honda CBR600, era alla primissima "gita fuori porta" in moto. Aver scelto un percorso relativamente lungo e caratterizzato da due passi bellissimi ma non certo semplici per un motociclista alle prime armi come sono Bocca Seriola e Viamaggio, ha reso la sua "impresa" ancora più degna di nota! Concludo come sempre ringraziando tutti i partecipanti e dando a tutti quanti l'appuntamento alla prossima uscita.

lunedì 29 marzo 2010

Ciao Laura..


E' con immensa tristezza che pubblico questa ANSA:
BOLOGNA, 28 MAR - Una 33enne e' morta cadendo con la sua moto a Monghidoro, sull'Appennino bolognese: la vittima e' Laura Pigagliani, 33 anni, che abitava a Ficarolo (Rovigo). In sella ad una Harley Davidson era l'unica donna di una comitiva di quattro motociclisti che ha affrontato la statale della Futa. Difficile da parte dei carabinieri da ricostruire la dinamica dell'incidente anche perche' non risultano testimoni. La ragazza infatti chiudeva la fila. L'incidente e' accaduto nel pomeriggio in localita' Ca' del Costa. (ANSA).
Premetto che non conoscevo Laura, trovo comunque che sia assolutamente doveroso porgerle un saluto, avendo nel cuore la triste consapevolezza che un'altra giovane vita che è corsa via troppo in fretta. Cesena Bikers porge le sue più sentite condoglianze ai famigliari, agli amici e a tutti quanti le volevano bene.
Il Presidente:
Enrico Zani

mercoledì 24 marzo 2010












E' partita di gran carriera l'operazione TESSERE 2010 al MOTO GRUPPO "OLD BOYS RUFFIO". Ai tesserati al MOTO GRUPPO, oltre all'orgoglio personale di essere entrati a fare parte di questa "famiglia" di eterni ragazzi, appassionati di motociclismo, sono riservati anche tutta una serie di benefici tra i quali:
- Una serie di sconti studiati ad hoc da parte del "negozio amico" MOTO MADDY di GAMBETTOLA sia sull'abbigliamento da moto quanto sugli accessori ecc. ecc..
- Una serie di sconti studiati ad hoc da parte della "officina amica" FONZY MOTO di Villata di Cesenatico, sulla mano d'opera oltre che sui ricambi ecc. ecc..
- Un trattamento di riguardo presso l'assicurazione MILANO ag. di Marcello Fenu sita in via Cairoli a Cesena.
Va fatto presente che si stà lavorando al fine di ottenere altre convenzioni per rendere ancora più importante di quanto non sia ora il numero dei nostri amici e sostenitori, che con la loro gentilezza appoggiano in questi termini il nostro neonato MOTO GRUPPO.
La tessera è annuale e viene offerta all'irrisoria cifra di 10 euro. Il tesseramenento, salvo accordi diversi presi caso per caso, viene effettuato nella sede sociale del gruppo, presso il CIRCOLO ENDAS di RUFFIO.
Per ulteriori info: http://motoincontroruffio.blogspot.com/

martedì 23 marzo 2010

AAA: uscita del 28 marzo 2010


MOTOMADDY, negozio amico di Cesena Bikers, organizza per domenica 28 marzo 2010 l'uscita: "ANTICIPO DI PRIMAVERA, UN GIRO IN MOTO PER APRIRE LA STAGIONE". L'uscita era già stata programmata per inizio mese, ma le condizioni atmosferiche avverse l'hanno fatta slittare a domenica prossima. Qui di seguito il programma:
L'appuntamento è fissato alle ore 09:30 davanti al negozio MOTOMADDY che offrirà il caffè ai partecipanti. Da qui si partirà per raggiungere il Passo di BOCCA SERIOLA, passando da Mercatino Conca, Santangelo in Vado. Alla volta di Sansepolcro, sosta pranzo presso l'agriturismo "NONNO ROMOLO" dove i motociclisti verranno deliziati con le sue specialità (prezzo convenzionato). Rientro a casa percorrendo il Passo di VIAMAGGIO. L'uscita è aperta ad ogni tipo e marca di motocicletta, NON MANCATE!!
Per ulteriori info telefonate al n. sopra indicato oppure inviate una e-mail a: motomaddy@libero.it

lunedì 22 marzo 2010

MOTO GUZZI! Motori veloci più a lungo!!

Ho trovato questo bellissimo filmato su CILINDRI ITALIANI (http://www.motoguzzi-v7club.it/index.php). Consiglio a tutti i lettori di Cesena Bikers, ed in particolare ai guzzisti di dare un'occhiata a questo bel sito, ricco di passione per le bicilindrice di Mandello del Lario ed in particolare per la mitica V7.

Per saperne di più: http://cesenabikers.blogspot.com/2009/01/moto-guzzi-v7-750cc.html

giovedì 4 marzo 2010

Moto2: le prime riflessioni.












Pubblico su Cesena Bikers questo articolo così come l'ho trovato su motonline.com. Di altro non si tratta delle riflessioni fatte circa questa tanto discussa neonata categoria del Motomndiale da Marco Masetti:
Da un anno tutti sparano a zero su questa categoria... e se invece fosse un bel ritorno alla meccanica contro l'elettronica imperante?
E' sulla base di questa semplice riflessione che riporto quanto segue:
Quando se ne parlò la prima volta, l'idea della Moto2 mi fece letteralmente schifo. Quando, come bisognerebbe sempre fare quando si parla e scrive in pubblico, mi documentai su quale tipo di motore sarebbe stato usato mi sentii male. Un Honda CBR 600 con kit HRC: roba che prendi la paga nell'Italiano Supersport! Poi le ho viste di persona, nel corso di test spagnoli senza l'ombra di un'hospitality, ma con un panino una coca e un caffè offerti con amicizia. La Moto GP a girare a Sepang, la Moto2 a Valencia e Barcellona, come a dire il mondiale e l'europeo. Nei box ho visto torni, flessibili usati senza risparmi e persino le bombole e il necessaire per saldare. Allora la cosa mi è piaciuta molto di più. Pochi ingegneri, pochi computer, soprattutto nemmeno una di quelle tavolate di tastieristi che costituiscono il panorama del paddock della "classe regina". Otto persone sedute ad un tavolo che si mandano mail e programmi, come a dire tutto quello che non mi piace nel motociclismo. Son ruspante e randagio, amo il lusso (se c'è) ma la piada con il prosciutto è nel cuore. Ma la Moto2 non è un mondo ruspante, è solo un mondo meno ricco nel quale viene fuori la testa del progettista e la manetta del pilota. Vedi due moto, RSV e Suter, tanto per non rimanere anonimi. Girano a pochissimo l'una dall'altra, eppure una ha un telaio in traliccio di tubi, una vera bandiera italiana, l'altra un maxi doppio trave di alluminio. Vedi la Tech3 con tanta roba fatta dal pieno e la MZ che è in pratica una CBR, eppure sono li. Spero di vedere belle gare, combattute, con poca ansia tecnologica. I tempi non sono un gran che, ma non mi aspettavo, per ora, molto di più e vi spiego perché. Con 130 cavalli e nessuna possibilità di lavorare sul motore si va piano; mentre dalle gomme Dunlop, definite "basic" dallo stesso fornitore non è il caso di aspettarsi miracoli. E poi i motori devono durare molto, tre gare, non come quelli della Supersport, decisamente più pompati e che durano molto meno. Un po' come in Moto GP dove ci sono sei motori per fare una stagione, altrimenti si viene penalizzati. Non come in un qualunque campionato per "derivate di serie", dove ci sono i motori usa e getta. Strano il mondo, vero? No, non è strano, è solo impazzito. Vedo carene prive di sponsor e capisco che bisogna risparmiare. Risparmiare non vuol dire "tagliare" i meccanici, significa che una stagione, al massimo, può costare un milione di euro. Per ora nessuno sta dentro questa cifra nelle top class, altri ci stanno riuscendo in Moto2. Certo, non si parla delle moto di vertice, ma di quelle realizzate usando più il buon senso e meno il portafoglio. Il futuro è Moto2? Non lo so, è presto per dirlo, ma intanto non fa più schifo… Mi sono pentito.
Info by:
http://www.motonline.com/motogp/articolo.cfm?codice=235538

Come già scritto nei post precedenti sarà solo la pista che potrà confermarci o meno se questa categoria sarà un "buco nell'acqua" o se invece, data la sua natura stessa, significherà un vero e sostanziale "ritorno al passato", ossia a quel motociclismo colmo di spirito "casareccio" che tanto ha fatto battere i cuori degli appassionati, in un'epoca dello sport delle due ruote, precendente a quella attuale. Indubbiamente, la visone che ci fornisce Masetti rappresenta l'altra faccia della medaglia rispetto all'immagine che sino ad ora si è diffusa della Moto2. Fino ad oggi infatti le critiche circa la "pochezza" dal punto di vista prestazionale di queste motociclette la avevano fatta assolutamente da padrona. Come già detto nei post precedenti svariate sono state le motivazioni che hanno condotto la Dorna alla creazione di questa categoria che sostituisce la quarto di litro:
1) Compiacere le Case (leggi Honda) che non avevano più interesse ad investire in moto spinte da propulsori a due tempi (Aprilia a parte..), i quali stanno oramai scomparendo anche dagli scooter di 50cc, soppiantati dai quattro tempi. Honda stessa poi si è affermata come "fornitore unico" dei motori delle moto qui che gareggeranno.
2) Rendere questa categoria meno costosa e quindi più accessibile.
3) Porre sullo stesso piano (per lo meno inizialmente) team piccoli e grandi, senza che vi sia la presenza ufficiale delle Case.
Attualmente ci si trova ad una fase in cui gli animi sono divisi: i suoi detrattori gridano alla scandalo appena la sentono nominare; i suoi estimatori al contrario, pur riconoscendone gli evidenti limiti, ne esaltano il raggiungimento dell'obiettivo principe ossia il contenimento dei costi. Personalmente mi riservo di esprimermi dopo aver visto se questa categoria regala o meno spettacolo. Da amante del motociclismo però un grandissimo merito a questa categoria lo attribuisco: quello aver fatto si che la Bimota torni alle competizioni dopo anni di assenza. Senza dubbio l'articolo scritto da Marco Masetti e in questo post riportato, aggiunge una nuova prospettiva da cui contemplare la Moto2.

lunedì 1 marzo 2010

Posteriore finita..











































Quando si dice avere la gomma posteriore "alla frutta"..