venerdì 8 febbraio 2013

Phil Read, Teuvo Länsivuori, Barry Sheene.















GP delle Nazioni. Mugello 1976. Nella foto da sinistra: Phil Read, Teuvo Länsivuori, Barry Sheene. Quella gara fu un vero e proprio "duello all'ultimo sangue" tra i due piloti inglesi. La spuntò Barry Sheene in quello che per gli addetti ai lavori fu il giorno del "passaggio di consegne" tra il "vecchio lupo" Read ed il "giovane leone" Sheene. I due giunsero a fine gara con un distacco di appena un decimo di secondo. Terzo al traguardo il nostro Virginio Ferrari, distanziato dal duo di testa di 53 secondi. A Teuvo Länsivuori il quarto posto a 0,5 secondi da Ferrari. Tutti e quattro i piloti erano in sella a delle Suzuki.
Purtroppo non si può citare questo GP senza ricordare la doppia tragedia che lo funestò: Paolo Tordi morì durante la gara delle 250 e Otello Buscherini durante lo svolgimento di quello della 350.

mercoledì 6 febbraio 2013

Kenny, Steve e l'inizio dell'American Wave

















Formula 750 anno 1977. Nella foto vediamo battagliare King Kenny Roberts e Steve Baker, entrambi in sella alla favolosa Yamaha TZ 750 OW31. A fine stagione ad aggiudicarsi il Titolo Iridato della categoria fu Baker, in quella che risultò essere una vittoria "epocale". Fino a quel 1977 infatti, i piloti "born in the USA" erano infatti considerati dai colleghi europei poco più che dei "dannati cowboy" per la facilità con cui sapevano cimentarsi in impennate chilometriche, per la loro capacità di controllare le derapate delle motociclette che cavalcavano (merito da attribuirsi alla loro formazione basata sullo Speedway e sul Dirt Track) e per la  velocità sui loro tracciati nazionali. I piloti d'oltre oceano più conosciuti nel Vecchio Continente erano Dom Emde, Dave Alada, Gene Romero, Gary Nixon. il canadese Yvon DuHamel. La stampa specializzata riportava delle loro gesta alla 200 Miglia di Daytona e nei vari Campionati di velocità nord americani. Alcuni di essi inoltre erano venuti a correre in Europa "una tantum" in gare non valevoli per il Campionato Iridato che si svolgevano soprattutto sul suolo inglese, dando sfoggio della loro abilità ma senza brillare di quella luce che gli veniva attribuita dalla carta stampata. Il valore assoluto di questi conduttori venne poi messo ancor più in discussione dai trionfi alla 200 Miglia di Daytona (la massima competizione del Nord d'America) ottenuti da: Jarno Saarinen nel 1973 e da Giacomo Agostini nel 1974. L'unico pilota statunitense che riuscì a mettersi in luce ed a suscitare interesse da parte del pubblico europeo fu il giovanissimo Kenny Roberts, anche per via delle sue dichiarazioni bellicose nei confronti del campionissimo Giacomo Agostini. A partire dal 1975 però "sbarcò" in Europa una nuova generazione di "Yankees" composta da Randy Cleek, Pat Hennen, Steve Baker oltre al solito Kenny Roberts. I tempi evidentemente erano maturi per un cambio di tendenza! Purtroppo Cleek morì troppo presto in un incidente automobilistico a Imola (BO) per poter esprimere il suo potenziale. Il destino fu amaro anche con Hennen, che in piena lotta per la conquista del Campionato del Mondo classe 500 insieme a Kenny Roberts nel 1978, volle provare il brivido del TT (oramai uscito dal "giro" iridato), restando vittima di un tragico incidente che ne spezzò la carriera, lasciandolo gravemente segnato. Baker prima e Roberts poi, come noto, ebbero invece l'opportunità di conquistare dei Titoli Iridati, facendo si che il Mondo potesse venire a conoscenza del fatto che gli USA stavao "sfornando" dei grandi campioni delle due rute. Proprio con la conquista del Titolo di Campione del Mondo della Formula 750 da parte di Steve Baker nel 1977, si aprì il ciclo detto "American Wave" durante il quale i piloti statunitensi dominarono le corse motociclistiche di velocità (e non solo..) nelle grosse cilindrate. Attori principi del "American Wave" nei GP furono: Steve Baker 1977 (Formula 750); Kenny Roberts 1978-1979-1980 (Classe 500); Randy Mamola, mai iridato ma quattro volte secondo e due volte terzo nella Classe 500; Freddie Spencer 1983-1985 (Classe 500), 1985 (Classe 250); Eddie Lawson 1984-1986-1988-1989 (Classe 500); Wayne Rainey 1990-1991-1992 (Classe 500); John Kocinski 1990 (Classe 250);  Kevin Schwantz 1993 (Classe 500). Questi in tempi più recenti sono stati seguiti da Kenny Roberts Jr. 2000 (Classe 500) e da Nicky Hayden 2006 (MotoGP). Oltre ai GP, anche la Superbike è stata per un certo tempo un "feudo" statunitense: Fred Merkel 1988-1989; Doug Polen 1991-1992; Scott Russell 1993; John Kocinski 1997; Colin Edwards 2000-2002; Ben Spies 2009.

domenica 3 febbraio 2013

Formula 750


Patrick Pons (Yamaza TZ 750 n.1); Yvon DuHamel (Kawasaki H2R n.17); Johnny Cecotto (Yamaha TZ 750); Barry Sheene (Suzuki TR 750 n.7)

sabato 2 febbraio 2013

Wayne & Eddie

Wayne Gardner Vs. Eddie Lawson, Honda Vs. Yamaha, Australia Vs. California. In questa foto è racchiusa la storia dei GP della seconda metà degli anni ottanta. A partire dal 1986 tra i due "alfieri principi" della Casa di Tokio e di quella di Iwata partì un braccio di ferro lungo tre anni. Questa disputa li vide trionfanti a stagioni alterne con il 1986 e il 1988 a favore del pilota statunitense e il 1987 di quello australiano. Diversi in pista e nella vita i due fuoriclasse erano accomunati dalla medesima "fame" di vittoria anche se si dimostrarono capaci di raggiungerla in modo diametralmente opposto. Gardner era infatti l'uomo del "tutto o niente": velocissimo, duro e risoluto per nulla avvezzo ai calcoli. Lawson invece, seppur veloce quanto l'avversario era dotato di una grande intelligenza tattica che all'occorrenza gli permetteva anche di "accontentarsi" di una posizione di rincalzo quando le cose non potevano andare meglio, ben consapevole che l'importante per conquistare un titolo iridato è "portare a casa punti sempre e comunque".

 Per saperne di più:
http://cesenabikers.blogspot.it/search?q=eddie+wayne

Mike & Phil: scontro tra titani..

Mike Hailwood (Ducati n.4) e Phil Read (Honda n.3).