giovedì 9 giugno 2011

Le idee migliori..


Qualche anno fa, io ed il mio carissimo amico Omar (nonché co-fondatore di Cesena Bikers ndr.) eravamo forti sostenitori della teoria secondo la quale: "le idee migliori arrivano sempre alle quattro del mattino!". Avevamo abbracciato questa teoria in quanto forti del "riscontro scientifico" che le idee migliori inerenti a: scherzi agli amici, burle varie e scommesse più o meno verosimili ci arrivavano sempre a quell'ora, specialmente il venerdì sera.. Oggi le cose stanno un po' diversamente.. Gli impegni in famiglia, col lavoro, con la vita in genere hanno fatto si che (ultimo dell'anno a parte..) io alle quattro del mattino sia a letto, tra le braccia del divino Morfeo, da almeno quattro o cinque ore! Esiste ancora però (per lo meno per me..) un momento in cui mi arrivano le famose "idee migliori", dedicato interamente alla moto, e comunque alle mie passioni: questo momento è quando sono coricato a letto e coincide con gli ultimi istanti che ho prima di addormentarmi. In quei pochi secondi spessissimo mi tornano alla mente piccoli "frame" di ricordi della mia infanzia legati alla motocicletta (competizioni, moto di serie ecc ecc ecc). Ieri sera appunto, prima di addormentarmi, ho "disegnato" questo post nella mia mente. Ho iniziato a pensare ai primi ricordi che ho legati alle competizioni motociclistiche e mi sono tornati in mente i primi anni ottanta. Per la precisione, il primo ricordo limpido ad esse legato risale al 1983 e porta congiuntamente i nomi di Freddie Spencer e Honda NS 500. E' appunto la lotta all'ultimo sangue che in quell'anno vide contrapporsi il giovane Fast Freddie a King Kenny Roberts. Ricordo ancora l'ammirazione con cui guardavo la Honda di Freddie, bellissima nella sua livrea HRC Rossa-Bianca-Blu. E poi avanti coi ricordi che mi parlano sempre di piloti americani ed australiani per i quindici anni successivi. Stati Uniti d'America e Australia. Che piloti! Erano più forti dei marziani! La prima volta che in TV vidi Spencer e Roberts, sembrava che praticassero un altro sport: leggero sulla moto il primo, muscolare il secondo! Si inventavano curve, traiettorie e sorpassi che gli altri, i "normali", non sapevano assolutamente fare. Ai tempi, con gli occhi di un bambino vedevi i piloti Statunitensi (soprattutto) e Australiani (un po' meno..) come degli attori: piloti, personaggi, campioni veri. Quelli erano uomini! Domavano quegli ordigni che erano le 500 a due tempi, con propulsori alimentati a "plutonio" ingabbiati in ciclistiche a dire poco approssimative.. Vincevano sempre loro, imponendo quindici anni di assoluto dominio semplicemente perché erano nettamente superiori: più aggressivi, più tecnici, capaci di gestire la moto che scivolava al posteriore e all'anteriore. Sapevano fare la differenza rispetto agli altri! Dopo Fast Freddie e Kenny Roberts, fu a volta di Eddie Lawson, tecnico sopraffino: il Niky Lauda delle due ruote.. Quattro volte iridato, così, tanto per gradire. Ricordi bellissimi sono legati anche al principe che non diventò mai re: Randy Mamola veloce e spettacolare ma troppo incostante per conquistare un Mondiale. Nel mezzo del dominio dell'asso americano, nel 1987 l'iride è andato a Wayne Gardner, forse il mio preferito.. Forte, muscolare, quasi "feroce" sulla motocicletta, poco stile, pochi fronzoli ma tanta, tanta sostanza: un vero duro! Con le sue traiettorie larghissime in ingresso curva, per poi uscire stretto ed infilare meglio gli avversari! Dopo Gardner e Lawson è iniziato il dominio di Wayne Rainey: il più forte di tutti! Wayne domava una Yamaha che era un vero cavallo pazzo: la teneva li con le braccia obbligandola a fare solo quello che lui le comandava! Si può dire che non fosse bravissimo nello sviluppare la moto e come collaudatore in genere, ma poco importava: lui sapeva correre al di sopra dei problemi! Di questa frase Rainey fece il suo credo assoluto e vinse per tre volte consecutive il Campionato del Mondo. Solo il destino ha saputo tarpargli le ali, impedendogli di vincere ancora.. Nell'anno del tragico incidente a Wayne, all'iride arrivò il suo eterno rivale, l'idolo di tutti i ragazzi di allora: Kevin Schwantz il funambolo! Il pilota Texano era veloce, spettacolare capace di rendere possibile l'impossibile (in staccata poi era imbattibile!), ma anche incostante.. Lui e la Suzuki n.34 che portava in gara erano del tutto simili: imbattibili in talune occasioni, non pervenuti in altre.. E poi.. Cinque anni consecutivi di dominio australiano con Mick Doohan e la sua Honda NSR a formare il binomio più vincente nei GP dai tempi di Ago e della MV Agusta! Che ricordi.. Potrei stare sveglio tutta la notte a pensare a quei fantastici anni dove "gli uomini erano VERI uomini e le moto erano VERE moto", nel frattempo si è però fatto tardi e domani si lavora.. dopo tutto, le idee migliori hanno il loro preciso istante della giornata, inutile dilungarsi ancora.. mi addormento pensando che, quelle che non ho avuto oggi, le avrò domani!

2 commenti:

Il Nipote ha detto...

Che dire...ho scoperto per caso il vostro Blog e l'ho subito apprezzato.

Ho letto anche la storia dell'ora giusta per le idee e posso confermare.

Il guaio è che, quando mi vengono idee strane prima di dormire, poi rischio di rimanere sveglio qualche ora a pensarci sopra...

Comunque davvero complimenti, ora vi seguirò e, nel caso, vi aspetto qui...

http://nipobarsport.blogspot.com/

P.s.
la livrea della moto di Fast Freddie era la mitica Rothmans, non HRC.
Non c'è rosso ma c'è il giallo...

Il Nipote

Enrico Zani ha detto...

Ciao, vedo purtoppo solo mora il tuo intervento.. Ho aggiunto il link al tuo blog nell'elenco di Cesena Bikers..
La livrea della HONDA NS 500 a tre cilindri di Freddie Spencer, la moto con cui colse l'iride nel 1983 era colorata con i colori HRC..

http://cesenabikers.blogspot.com/2011/02/coppia-dassi.html