Pubblico l'articolo così come l'ho ricevuto a mezzo e-mail da: www.motonline.com:
Stuart Garner, l'uomo che vuole rilanciare la gloriosa marca, promette: in agosto le prime Commando 961. Al TT la NRV 700. E poi magari una Moto2, Dorna permettendo. Il ritorno della Norton sulla scena motociclistica internazionale sta per avere luogo a ben 107 anni dalla nascita dello storico marchio inglese, con Stuart Garner, l'uomo d'affari britannico che lo scorso ottobre ne ha rilevato la proprietà, seriamente intenzionato a riportarlo in tempi brevi sia sul mercato che nelle competizioni.Ciò avverrà con un gamma di prodotti equipaggiati sia con motore rotativo che di tipo tradizionale, due dei quali sono già pronti per essere messi in produzione, con lancio previsto nel 2009. Lo sviluppo di questi modelli è stato portato avanti nella nuovissima fabbrica di 700 metri quadri costruita all'interno del circuito di Donington Park, che ad agosto vedrà venire alla luce la nuova Commando 961.Stuart Garner, quaranta anni, ha fatto fortuna in una grande varietà di settori, come quello dei fuochi d'artificio, dei giocattoli per bambini, degli espositori e, appunto, dell'engineering. Nato e residente a Derby, ad appena otto chilometri da Donington, è un motociclista praticante da quando era un ragazzo e ha posseduto una notevole serie di modelli sportivi, come le Suzuki RG250 ed RG500, le Yamaha RD250 ed RD350 LC, e la Kawasaki ZX-6R. Nel 2006, poi, Garner ha acquistato una quota azionistica della Spondon, azienda specializzata nella realizzazione di telai per moto che ha realizzato quello della Norton con motore rotativo vincitrice del titolo Superbike britannico nel 1989. Nel mese di aprile dello scorso anno, Garner ha siglato un accordo per l'utilizzo del nome Norton su una nuova generazione di moto da corsa con motore rotativo, completando di fatto l'acquisizione del marchio iniziata nell'ottobre del 2008.La grossa novità, tuttavia, è che Garner sta lavorando a un ulteriore sviluppo del progetto di Kenny Dreer a proposito della nuova Commando, per la quale sta siglando un accordo con la Maxsym che porterà alla fornitura di un inedito bicilindrico parallelo, originariamente progettato per la MotoGP e che invece costituirà la base meccanica con cui equipaggiare una nuova generazione di modelli Norton che vedranno la luce tra due anni, compresa una Superbike da 1200 cc e una Supersport da 750 cc.Come se non bastasse, nell'intervista che segue Garner rivela che la Norton sta sviluppando una moto da corsa a quattro tempi per partecipare alla Moto2, la classe che sostituirà la 250 a partire dal 2010. Il telaio di questo prototipo, naturalmente, sarà allestito dalla Spondon, che è già a buon punto con i lavori, mentre al motore provvederà la Maxsym attraverso un bicilindrico parallelo di 600 cc caratterizzato da un particolare sistema di controbilanciamento coperto da brevetto. Inoltre, dal momento che i propulsori Maxsym di 600 e 750 cc condividono lo stesso basamento, va da sé che la Supersport stradale di 750 cc prevista nei piani della Norton sarà una sorta di Moto2 con fari e targa, esattamente al contrario di quando accadrà per la maggior parte delle quattro cilindri ammesse a questa categoria, che saranno spinte dal motore di una derivata di serie inserito in una ciclistica da GP.
Alan Cathcart: Innanzitutto, ci piacerebbe avere notizie in merito alla Commando 961, di cui sono già stati realizzati ben tre prototipi all'interno della nuova fabbrica Norton.
Stuart Garner: Il progetto sta andando avanti e pensiamo di attivarne la produzione entro la fine di questo anno. Per completare l'industrializzazione del motore ci stiamo avvalendo del supporto di una società di engineering tra le più importanti al mondo: la Menard Competition Technologies, o MCT. Quest'ultima ha infatti introdotto alcuni importanti aggiornamenti alla parte meccanica, anche se la struttura di base è rimasta la stessa. In questo momento vengono portati avanti i test di affidabilità, superati i quali daremo il via alla produzione di un primo lotto di 200 esemplari. Se tutto va secondo i nostri piani dovremmo consegnare la prima 961 Commando ad agosto.
AC: Le moto verranno vendute direttamente da Norton o verrà creata una rete di concessionari?
SG: All'inizio ci occuperemo della vendita attraverso il nostro sito internet www.nortonmotorcycles.com, ma ci sono già numerosi rivenditori che ci stanno contattando perché interessati ai nostri prodotti. L'idea è di creare una rete di concessionari per il mercato estero e di gestire quello interno direttamente attraverso la fabbrica, almeno nel prossimo futuro. Quest'ultima provvederà anche all'assistenza post vendita e, all'occorrenza, provvederà al ritiro della moto stessa.
AC: E' già stabilito il prezzo di vendita?
SG: No, stiamo ancora aspettando alcune informazioni dai nostri fornitori per poter stabilire con precisione a che cifra verrà proposta la nuova Commando. Si tratta di un discorso abbastanza complicato, che risente delle fluttuazioni attuali, ma in ogni caso a breve dovremmo essere in grado di comunicare il prezzo e di iniziare a raccogliere gli ordini di quelle migliaia di persone che ci hanno contattato attraverso il nostro sito internet manifestando il loro interesse per l'acquisto. Tutto ciò, naturalmente, è per noi motivo di grande soddisfazione.
AC: Quali specifiche avranno le prime 200 moto prodotte? Verranno equipaggiate con sospensioni Öhlins come il prototipo?
SG: Attualmente stiamo trattando con due aziende per quanto riguarda le sospensioni: Öhlins e un'altra azienda europea. Non è una questione di prezzo: non stiamo cercando di risparmiare, ma di offrire un prodotto valido che a sua volta ci venga consegnato in tempi utili.
AC: Il telaio sarà lo stesso visto sul prototipo?
SG: Sì, sarà più o meno uguale. Ho guidato la moto personalmente e la maneggevolezza è ottima. Rispetto alla prima versione, comunque, la miglioria più importante riguarda senza dubbio il motore, che avrà l'iniezione elettronica al posto dei carburatori.
AC: Che cosa sta facendo esattamente la MCT sul motore, a parte l'iniezione?
SG: Innanzitutto, sono stati fatti dei passi avanti a livello di bilanciamento del motore, grazie a un apposito contralbero. Inoltre, i supporti di banco sono stati rivisti nelle tolleranze, in modo da ottenere un insieme più rigido, a vantaggio della silenziosità. Per rientrare nella normativa Euro 3, infine, è stato effettuato uno studio sulle emissioni che ha portato appunto all'adozione dell'iniezione elettronica. Quest'ultima viene fornita dalla Motorcycle Electrical Suppliers, mentre all'impianto di scarico, anch'esso molto importante per rendere Euro 3 la Commando, provvede la Motad.
AC: La moto manterrà anche la stessa linea?
SG: Certo, quella rimarrà identica. Credo sia perfetta, anche se pensiamo di approntare due versioni: una denominata Sport, che è esattamente come il prototipo, e un'altra denominata Café Racer, caratterizzata da una livrea gialla e da un'impostazione ancora più minimalista che ricorderà la vecchia Norton-Villiers Commando "Yellow Peril".
AC: Le ruote saranno in lega o a raggi?
SG: Al momento abbiamo un accordo con la sudafricana BST che prevede la fornitura, per i primi 200 esemplari, di cerchi in fibra di carbonio. Poi si vedrà…
AC: Quali volumi produttivi annuali sono previsti per la Norton?
SG: Non vogliamo fare previsioni affrettate. Per il momento ci interessa realizzare il primo lotto di Commando 961. In ogni caso, l'obiettivo è di crescere senza che questo vada a scapito della qualità dei nostri prodotti. Se poi saranno 500, 600 o 1000 moto all'anno dipenderà molto dalla situazione economica mondiale, che adesso non è delle migliori. Di sicuro intendiamo rimanere all'interno di un mercato di nicchia.
AC: Che cosa bolle in pentola oltre alla Commando?
SG: Abbiamo confermato la nostra iscrizione al Tourist Trophy 2009 con la NRV a motore rotativo di 700 cc. Verrà portata in gara da Michael Dunlop, figlio di Robert e nipote di Joey, entrambi purtroppo scomparsi. Secondo quanto prescritto dagli attuali regolamenti, la nostra moto potrà competere sia nella classe Superbike che nella Formula 1, essendo in pratica equiparata a un bicilindrico di 1190 cc. E' interessante notare come il fattore di conversione tra i motori rotativi e quelli tradizionali non sia cambiato rispetto agli anni Ottanta, quando la Norton di 588 cc gareggiava contro le 750 a quattro cilindri e i bicilindrici fino a 1000 cc.
AC: Quando verranno realizzate le NRV se per il momento siete concentrati sulla Commando?SG: La NRV verrà prodotta in una piccolissima serie di 25 esemplari che rappresenteranno l'esatta replica della moto con la quale parteciperemo al TT. Questa prima versione non sarà omologata per l'uso stradale e andrà quindi probabilmente in mano ai gentleman driver e ai collezionisti, mentre nel 2010 intendiamo proporre anche una NRV con fari e targa.
AC: Quindi la futura gamma di prodotti Norton si baserà esclusivamente sulla Commando e sulla NRV?
SG: Non del tutto. Siamo infatti consapevoli che i motori rotativi possono incontrare qualche difficoltà in più nel superare le normative sulle emissioni inquinanti al di fuori del Regno Unito e non intendiamo certo caratterizzare il marchio soltanto con prodotti ispirati al passato come la Commando. Per questo motivo esiste un progetto per la realizzazione di una nuova generazione di Norton a quattro tempi motorizzate con il bicilindrico parallelo prodotto dalla Maxsym Engines. Si tratta di un propulsore molto moderno, che ci darà la possibilità di sviluppare la nostra gamma, il cui design verrà tra l'altro curato da Simon Skinner (al quale si deve la Daytona 675 e altre Triumph di successo, ndr), mantenendo il layout motoristico che ci contraddistingue.
AC: Che cilindrata avranno queste moto?
SG: Gli attuali bicilindrici paralleli della Maxsym hanno una cubatura che varia da 500, 600 e 738 cc. L'intento, però, è quello di sviluppare anche una versione più grossa, diciamo tra i 1000 e 1200 cc, caratterizzata dalla medesima architettura. Ciò ci permetterebbe infatti di gareggiare nella categoria Superbike utilizzando la tipica motorizzazione del marchio Norton.
AC: Quali sono le principali differenze tra il motore Maxsym e un bicilindrico parallelo tradizionale?
SG: Il sistema di bilanciamento, coperto tra l'altro da brevetto, riduce praticamente a zero le vibrazioni. Provare una moto con questo tipo di propulsore fa quasi impressione, perché se non fosse per il rumore e per i gas che escono dall'impianto di scarico si farebbe fatica ad accorgersi che è in funzione! Naturalmente, l'assenza di vibrazioni consente di raggiungere regimi di rotazione e, di conseguenza, prestazioni molto interessanti senza che insorga alcun problema di affidabilità.
AC: Quando vedremo la prima Norton di nuova generazione con motore Maxsym?
SG: Prima di quanto ci si potrebbe aspettare. Verso la fine del 2010 o, al più tardi, all'inizio del 2011 intendiamo presentare tre o quattro nuovi modelli sviluppati sulla base del bicilindrico parallelo Maxsym. Naturalmente, però, prima di fare ciò valuteremo dove ci converrà posizionarci, se nel settore delle supersportive piuttosto che in quello delle naked e così via.
AC: Il bicilindrico della Maxsym è stato inizialmente progettato per la MotoGP, infatti doveva avere una cilindrata di 990 cc. Pertanto, nella versione di 600 cc, sembra perfetto per la Moto2, non è così?
SG: Certamente. La Norton si è infatti candidata per partecipare a questa categoria, che andrà a sostituire la 250 GP a due tempi, anche se bisogna aspettare che i regolamenti vengano definiti con maggior chiarezza dalla Dorna. Sarebbe comunque una grande opportunità per noi. L'ultima volta che la Norton ha preso parte a un Gran Premio è stato nel 1991, a Donington, quando Ron Haslam finì dodicesimo nella classe 500 in sella a una moto con motore rotativo. I trascorsi storici non ci mancano certo…
AC: Avete per caso già pronto un prototipo per la Moto2?
SG: Sì, stiamo già lavorando su una moto laboratorio e a giugno effettueremo i primi test per vedere se siamo in grado di competere con i quattro cilindri. Noi, naturalmente, crediamo di sì, in virtù del fatto che il bicilindrico parallelo della Maxsym è più compatto e leggero rispetto ai quattro cilindri di 600 cc, dunque può contare su un miglior rapporto peso/potenza.
AC: Quanto verrà a pesare, all'incirca, la vostra moto?
SG: I regolamenti attuali dicono che i motori a quattro cilindri non devono pesare meno di 53 Kg e che i bicilindrici non possono scendere sotto i 47 Kg, mentre le moto complete hanno un limite pari a 135 Kg per quelle a quattro cilindri e 125 per quelle a due. Per quanto ci riguarda, invece, siamo in grado di avvicinare tranquillamente i 110 Kg. Il fatto è che nessun costruttore ha ancora fatto la prima mossa. Quando questa avverrà sarà più facile mettere a fuoco la situazione, sia a livello di regolamenti che per quanto riguarda la nostra eventuale competitività.
AC: L'attività della nuova Norton sarà dunque fortemente focalizzata sulle competizioni, come quella della Ducati?
SG: In effetti è così. Le corse hanno sempre rivestito un ruolo importante nella storia del nostro marchio. Basta pensare ai successi raccolti sull'Isola di Man nell'epoca pionieristica. Vogliamo rispolverare la gloria del passato. Sappiamo che ci vorrà del tempo, ma siamo determinati a farlo. Le corse rappresentano una vetrina importante per farsi conoscere, oltre che un banco prova sul quale sviluppare la tecnologia da impiegare poi sui modelli di serie.
AC: Sembra dunque che tutto stia andando per il verso giusto. C'è per caso qualcosa sulla quale, viceversa, vi sentite un po' in ritardo sulla tabella di marcia?
SG: Veramente no, ma così dicendo non vorrei portarmi sfortuna! A parte gli scherzi, siamo consapevoli del fatto che un progetto di questo tipo non può essere esente da qualche piccola battuta d'arresto, però devo dire che per il momento non ce ne sono state. La NRV, la Commando, i motori Maxsym e l'intero rilancio del marchio ci stanno dando grosse soddisfazioni. Si tratta di un risultato che non è solo merito nostro, ma anche dei nostri partner, dei nostri fornitori, dei nostri sponsor e, soprattutto, dei sostenitori del marchio Norton in generale.
Articolo preso per intero da: motonline
3 commenti:
splendida la Commando!
Ciao Francè! Come va? Ti ringrazio come sempre per leggere Cesena Bikers!
La commando? Bellissima moto, non c'è che dire..
Un salutone..
Enrico
Vorrei dire che è meravigliosa, ma mi sembra perfino poco! :-)
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