lunedì 4 maggio 2009

01/05/09 Uscita dei Cesena Bikers




I partecipanti al "motogiro" di venerdì 01/05/09:
In piedi da sinistra: Andrea (HD Sportster 1200); Francesca (zavorrina); Orietta (zavorrina); Elisa (Honda Hornet 900); Alessandro (MV Agusta Brutale 910); Barnaba (Suzuki GSX-R 1000); Luca (Kawasaki ZR-7); Luca (Ducati 848); Maurizio (Suzuki GSX-R 1100), Adamo (ha fatto solo la foto, non il motogiro); Enrico (Moto Guzzi V11).
Accosciati da sinistra: Cristian (Bimota Delirio); Simone (Triumph Speed Triple); Cristian (Ducati Monster S4RS); Federico (MV Agusta Brutale 750); Alessandro (MV Agusta Brutale 750); Omar (Ducati Monster 900); Wilson (Moto Guzzi Nevada 750); Vincenzo (Triumph Speed Triple).
Che uscita ragazzi!! Per riassumere il “motogiro del primo maggio”, non mi viene in mente una affermazione più indicata di questa.. Il perché è da ricercarsi in diversi motivi: vuoi per il gran numero di amici e moto dal quale era composto il gruppo, vuoi perché abbiamo fatto un percorso diverso dal solito, cambiando la tendenza dell’anno passato che invece ci ha visto essere molto abitudinari nella scelta dei nostri itinerari, vuoi per la bella giornata, vuoi per la grande passione che ci accomuna, vuoi perché, per la prima volta si è aggiunta una motociclista al nostro gruppo, che in sella alla sua Hornet ci ha mostrato una gran bella guida nonostante fosse “zavorrata”, facendoci capire di che pasta è fatta e mettendo in chiaro la sua intenzione di mettersi dietro parecchi di noi, alla prima uscita in solitaria che verrà a fare “in solitaria”.. Fatto sta che per comprendere l’essenza e la bellezza di uscite come quella del 01/05 non basta cercarne i singoli motivi, esse infatti vanno vissute in prima persona. Entriamo quindi nello specifico: partiti come sempre dalla oramai mitica Pasticceria Ulivi di Cesena, dopo la consueta tappa al distributore “della secante” il “gruppone” si è diretto a Borello di Cesena per imboccare il Colle del Carnaio. Arrivati in cima, abbiamo preso per San Piero in Bagno dove abbiamo fatto prima tappa per dissetarci. Dopo “l’abbeveraggio” siamo di nuovo saliti in sella alla volta di Bagno di Romagna dove ci siamo congiunti con altri 5 centauri riminesi, amici di Simone. Insieme a quest’ultimi abbiamo imboccato il Passo dei Mandrioli. Sebbene l’anno scorso abbiamo attraversato questo passo svariate volte, questa è stata la prima occasione in cui lo abbiamo fatto da Bagno di Romagna sino a Bibbiena. Nel 2008 e all’inizio di questa motostagione 2009, lo abbiamo infatti percorso sempre in direzione opposta. La strada, del passo dei Mandrioli, è a mio avviso sempre molto bella. Il suo andare tormentato, fatto di curve e “controcurve” a disegnare una “S” infinita, un vero e proprio toboga che si inerpica lungo la montagna se affrontato al giusto ritmo, regala delle fortissime sensazioni a chi ha la fortuna di transitarvi in sella ad una motocicletta. Peccato che nelle curve più coperte dagli alberi abbiamo trovato delle macchie di umido, dovute alle pesanti precipitazioni della settima scorsa. “Svalicato” il Mandrioli abbiamo fatto tappa a Soci. Qui purtroppo il gruppo dei primi ha avuto una brutta sorpresa: il resto del gruppo ha infatti tardato a ricongiungersi con quelli partiti davanti, in quanto Luca è incappato in una caduta. Gli altri ragazzi quindi si sono fermati per aiutarlo a tornare in sella e fare in modo che si potesse ricongiungere a noi. Fortunatamente, il nostro amico non si è fatto male (qualche contusione, ma nessuna frattura per fortuna) e la sua moto, sebbene danneggiata nella carrozzeria, non ha riportato danni meccanici, permettendogli di tornare a casa. Con questo post voglio cogliere l’occasione di ringraziare di cuore Alessandro e Cristian che lo hanno accompagnato fino a Cesena. Dopo aver salutato il nostro amico che tornava a casa, il gruppo è ripartito da Soci alla volta del passo della Consuma. Dopo un’altra tappa al distributore, siamo giunti a Bibbiena per entrare in quello che secondo me è il più bel passo che finora abbiamo percorso. La Consuma è sempre spettacolare, pulita e liscia come una pista, con la sua carreggiata larghissima e le sue belle curve a vista. Percorrere questo passo toscano è sempre un immenso piacere. L’asfalto qui era asciutto e ciò ha permesso al gruppo di tenere un buon ritmo. La Consuma da sempre è anche il nostro punto di ristoro: i suoi bar offrono infatti la famosissima spianata salata, farcita con gli ottimi salumi toscani e con i funghi porcini. Dopo il bivacco, a pancia piena siamo ripartiti e abbiamo percorso ad andatura molto tranquilla la seconda parte del passo sino a Pontassieve. Da qui ci siamo trasferiti a bassissima velocità sino a Dicomano per imboccare il Passo del Muraglione. Anche di questo famoso passo è stata per noi Cesena Bikers la “prima assoluta”. In merito al Muraglione c’è poco da dire: bellissimo! Talmente bello che sia io che Omar ossia i due fondatori di Cesena Bikers, siamo della comune opinione che l’anno scorso abbiamo commesso un grave errore a non percorrerlo in neppure una occasione!! Questo passo si presenta infatti divertente, asfaltato benissimo, con un percorso che alterna tratti veloci ad altri più tecnici. Sia il tratto in salita che quello in discesa sono divertimento puro!! Anche qui il manto stradale liscio e asciutto ci ha permesso di tenere un ritmo divertente. Veramente bello questo passo, non mi stanco di dirlo.. Peccato che iniziasse ad essere un po’ tardi come orario e quindi non abbiamo fatto tappa al famoso bar che si trova al valico, punto d’incontro per decine e decine di motociclisti. L’ultima fermata della giornata la abbiamo fatta a Forlì per poi dirigerci a Cesena stanchi ma entusiasti dalla bellissima giornata trascorsa in sella alle nostre motociclette. Ringrazio veramente col cuore tutti i ragazzi e le ragazze che hanno partecipato alla nostra bella uscita in moto e che hanno contribuito con la loro simpatia a rendere davvero grande questo “motogiro”. Dispiace unicamente per il nostro amico che è caduto, ma sapere che non si è fatto nulla di male, alla fine dei conti è l’unica cosa veramente importante.
La cartina dell'appennino tosco-romagnolo utilizzata è stata tratta da Curve & Tornanti:

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