A volte può capitare che una cosa non programmata, riesca alla perfezione. Sulla base di questo luogo comune, scrivo il post dedicato alla nostra uscita in moto datata 2 giugno 2009. Solitamente infatti le uscite dei Cesena Bikers vengono decise di settimana in settimana, con itinerari ben delineati al fine di non lasciare nulla al caso e soprattutto di non rischiare di essere ripetitivi nei tragitti prescelti. Il “motogiro” di martedì invece è stato completamente frutto del caso, e, forse proprio per questo è risultato estremamente piacevole. Il tutto ha avuto un "iter" differente dal solito.. Per cominciare non abbiamo pubblicato come di consueto l'annuncio nella bacheca del blog o il post su facebook. In seconda battuta non siamo partiti a metà mattinata come siamo abituati ma nel primo pomeriggio. Da ultimo, il tragitto lo abbiamo scelto strada facendo, ad ogni sosta, tutti insieme. Il rendez-vous questa volta è stato al “Bar Cesare” di Savignano sul Rubiconde e non alla “Pasticceria Ulivi” di Cesena. Qui ci siamo incontrati con i mitici “PrimitivBikers” (coi quali avevo preso appuntamento al mattino mentre si faceva colazione) e con Barbara Dellabartola, amica del nostro mitico Barnaba Batani. Dopo i saluti, le chiacchere e la foto di rito, siamo saliti in sella alla volta del paese di Carpegna. La premessa di questo “motogiro” era percorrere al massimo un centinaio di chilometri in tranquillità, giusto giusto per non buttare completamente dal punto di vista motociclistico questo lungo e piovoso week-end di inizio giugno. Come sempre andare in Carpegna passando da San Leo di per se sarebbe un bel tragitto visto la grande varietà di curve che la strada offre. Il condizionale è però d’obbligo, in quanto il manto stradale è a dir poco distrutto, con buche e avvallamenti spesso pericolosi, capita così che il piacere di guida che questo tragitto potrebbe offrire, viene azzerato dall’impossibilità di impostare una traiettoria corretta a causa delle condizioni della strada. Solo negli ultimissimi chilometri prima di arrivare al paesino marchigiano la situazione migliora lievemente. Attraversato Carpegna, abbiamo preso la bella strada che da quet’ultima porta sino a Pennabilli. Già in un’altra uscita avevamo percorso questo tragitto e martedì come allora, personalmente, l’ho trovato estremamente piacevole. Questa strada è ben asfaltata, ed è caratterizzata da un bel susseguirsi di curve e "controcurve" tanto che, fatte le dovutissime proporzioni, questo tratto di strada può essere definito un “Passo dei Mandrioli in miniatura”. Arrivati a Pennabilli abbiamo proseguito il nostro giro verso il Passo di Viamaggio. Personalmente io non amo affatto questo passo, tanto più che l’anno scorso si è portato via un amico, quindi, lo affronto sempre con molta cautela finendo poi per non apprezzarne a fondo le peculiarità. Viamaggio è per buona parte asfaltata malissimo, è disseminata di autovelox e pattuglie (a proposito ieri siamo stati fermati, ma fortunatamente, tutto era in regola..) e io, non riesco davvero a trovarmi su questa strada. Gli ultimi chilometri (passato l’albergo Sottobosco) sono i più interessanti, l’asfalto migliora sensibilmente e non ci sono più autovelox sino al valico. Arrivati al Bar del passo, dopo esserci dissetati, abbiamo deciso di percorrere il passo dello Spino e della Verna. Su questa strada personalmente mi sento molto più a mio agio che su quella precedente. Il passo dello Spino e della Verna, è asfaltato in maniera impeccabile ed è meno trafficato di Viamaggio. Il suo salire repentino fatto di curve veloci e di allunghi emoziona chi ha la fortuna di portarvi una motocicletta. L’emozione che martedì ci ha donato è stata amplificata dal fatto che abbiamo formato un bel serpentone e siamo saliti tutti quanti alla medesima andatura: il treno formato dalle nostre sette moto credo regalasse un bel colpo d’occhio! Arrivati in cima al valico abbiamo iniziato la discesa per trasferirci a Soci per percorrere quello che quest’anno è stato sino ad ora il passo più gettonato in questo scorcio della “motostagione 2009”: i Mandrioli. Oramai questo passo l’ho descritto in svariate occasioni. Difficile aggiungere qualcosa di nuovo anche se va detto che esso è la classica strada su cui un bravo motociclista non si stancherebbe mai di andare. L’anno scorso l’ho affrontato in una delle mie prime uscite in moto e devo dire che non mi aveva entusiasmato in maniera particolare, avendolo giudicato troppo stretto, tortuoso e del tutto inadatto alle caratteristiche mia moto. Errori di gioventù, ero io ad essere inadatto a questo passo.. Un anno dopo, avendo raggiunto una migliore padronanza del mezzo e una maggiore sicurezza alla guida trovo che il Passo dei Mandrioli sia a dir poco spettacolare. La "chiave di volta" per ottenere da questo passo la massima soddisfazione è impostarlo con il ritmo corretto. Essendo estremamente tecnico è un passo su cui è facile fare la distinzione tra chi sa portare una moto e tra chi la sa portare bene. Qui non servono mandrie di cavalli furiosi per fare la differenza, qui, quello che occorre unicamente è avere una buona percorrenza di curva, essere svelti negli infiniti cambi di direzione che questa “serpe” ci offre mentre si “srotola” lungo il fianco della montagna. Una volta giunti a Bagno di Romagna, essendo passate le ore 19, abbiamo fatto l’ultima breve sosta, e ci siamo diretti verso le nostre case, utilizzando la noiosa ma comoda E45 per abbreviare i tempi. Senza ombra di dubbio questa uscita da breve che doveva essere, si è trasformata in un “motogiro” di tutto rispetto. Va detto che tra i Cesena Bikers e i PrimitivBikers, c’è oramai una buona amicizia e quindi uscire in moto con questi ragazzi per noi è sempre un vero piacere. Molto favorevole è anche il giudizio circa Barbara: la ragazza ha una bella guida e, come dimostrano le sue gomme è capace di pieghe di tutto rispetto. E’ stata in grado di seguirci, senza mai venire troppo distanziata dimostrando anche una buona velocità. Come sempre concludo ringraziando tutti coloro che hanno partecipato e che anche questa volta hanno contribuito a formare un nuovo tassello nel mosaico di questa incredibile “motostagione 2009” che ci sta riservando ogni volta giri fantastici ed emozionanti. A questo punto non mi resta che rinnovare a tutti l’appuntamento alla prossima uscita scrivendo: Grazie ragazzi e.. alla prossima!!!
giovedì 4 giugno 2009
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