mercoledì 20 maggio 2009

Moto2: Motore e Regolamento


Stesso propulsore per tutte le moto che correranno la Moto2: sarà derivato dall'Honda CBR 600.

Su Cesena Bikers già in precedenza avevo pubblicato un post inerente la "Moto2" ovvero la nuova categoria che andrà a sostituire l'attuale classe 250cc nell'ambito del motomondiale(http://cesenabikers.blogspot.com/2008/11/la-600cc-da-gp-e-gia-realta.html). Va detto che questa, a prescindere dalle considerazioni personali e oggettive circa la domanda che tutti gli appassionati si pongono: "La Moto2 sarà migliore o peggiore dell'attuale 250cc?"; rappresenta un vero e proprio cambiamento epocale. Come già scritto nel post precedente, io sono un estimatore delle moto a 4 tempi e quindi giudico questo cambiamento positivo. Ovviamente parlo (e scrivo..) da semplice appassionato e non da tecnico o da team manager, quindi allo stato attuale non sono assolutamente in grado di valutare se questa svolta nel mondo delle competizioni risulterà essere davvero più economica della soluzione attuale. Di sicuro va detto che la produzione mondiale della motocicletta verte oggi su propulsori a 4 tempi e quindi capisco quelle Case che non vogliono più investire nelle 2 tempi, non avendo più un "travaso" tecnologico dalle competizioni alla serie e non avendo più un ritorno d'immagine dalle corse direttamente riconducibile ad un dato modello di serie. Quello che a mio avviso si rischia però è che la Moto 2 risulti essere un inutile clone della 600 Supersport che già vediamo in pista. Come sempre saranno i piloti sui circuiti a fare la differenza e a dirci se questa formula sarà spettacolare o meno. In questo post inserisco quella che ad ora è la "bozza" del regolamento tecnico della nuova formula:
Tutti i piloti correranno con un propulsore derivato dalla Honda CBR 600 fornito gratuitamente dall'Irta e utilizzabile solo per gare e test ufficiali. Non ci sarà il monogomma. Iscrizioni aperte al Mugello, entro fine maggio si chiudono le preiscrizioni al mondiale Moto2 del prossimo anno. Il "bando di concorso" riguarda soprattutto i team privati della MotoGp, invitati caldamente a seguire questa nuova avventura del motomondiale. Si diceva che mancano specifiche tecniche, eccole, da fonte ufficiale. Il motore è derivato dall'Honda CBR 600 (quattro cilindri 600 cc) e i team sono stati consigliati a sviluppare le ciclistiche attorno ad un motore di serie. Quindi quello Moto2 avrà le stesse misure e identici attacchi. Il sistema di alimentazione sarà identico a quello di serie, almeno nelle misure esterne. La centralina elettronica potrà avere diverse mappature, ma in numero limitato (non ancora deciso) e il regime massimo di rotazione concesso sarà di 16.500 giri\minuto. Ancora da decidere il tipo di frizione che potrà essere a secco o in bagno d'olio, soluzione, quest'ultima, poco racing. Il cambio non sarà estraibile. La Honda fornirà rapporti adeguati alle esigenze. Nel caso ci fosse qualche costruttore in cerca di ispirazione, saranno disponibili progetti al CAD. La Honda consiglierà ai tecnici come lavorare su air box e scarichi che saranno lasciati al costruttore, in ogni caso il limite di rumorosità sarà di 115 decibel. Il sistema di acquisizione dati avrà un numero fisso di sensori e verrà fornito al costruttore. Incredibilmente, visto che in MotoGP esistono, in Moto2 non ci saranno limiti alla capacità del serbatoio! Si sta trattando con un fornitore unico di carburante e lubrificante per contenere i costi. Non si useranno benzine standard, ma speciali. Un capitolo molto interessante riguarda i pneumatici: non si parla di monogomma, ma di trattative con vari fabbricanti. La rosa è questa: Bridgestone, Michelin (che sta provando da mesi soluzioni per la nuova categoria) e Dunlop. In ogni caso cerchi da 17 pollici. Interpellato sul caso, il rappresentante di un "gommista" ha quantificato la fornitura per una stagione (telai di due moto) attorno ai 100.000 euro. Praticamente il costo di una moto! E adesso inizia la parte davvero interessante, ovvero la gestione. I motori saranno gestiti direttamente dall'Irta (l'associazione dei team) e saranno trasportati direttamente da questa associazione. Potranno essere utilizzati solo nella Moto2 e non in gare di altri campionati, anche nazionali. Quindi nel CEV non corrono (e non correranno) Moto2 "vere", ma solo qualcosa di simile. I propulsori, le centraline e il materiale per l'acquisizione dei dati verrano forniti gratuitamente alle squadre iscritte al campionato. I motori potranno essere usati (anzi, saranno disponibili) solo per gare e test ufficiali. Per test e sviluppo i costruttori dovranno usare un motore CBR di serie. I motori verranno distribuiti casualmente alle squadre e andranno restituiti all'organizzazione alla fine di gare o test ufficiali; solo in caso di gare che si susseguono settimanalmente i propulsori resteranno montati sulle moto. Verranno sigillati e non potranno essere aperti dalle squadre, le revisioni saranno fissate dal costruttore. In caso di rottura del motore, si potrà chiederne uno di scorta. Nei campionati nazionali si potranno usare le Moto2, ma con motori di serie e di minor potenza. Il prezzo non è stato fissato (un bell'affare al buio!) ma l'organizzazione garantisce un costo inferiore a quello della attuale 250. In attesa delle adesioni dei team della MotoGp (per ora "nicchia" solo Gresini, gli altri sembrano aver accettato), appuntamento al Mugello per conoscere i nomi dei primi iscritti. Il mondiale più strano di sempre, dove tutto è libero fuor che il motore, è già iniziato.
Il post è stato tratto da:

4 commenti:

Chirone ha detto...

che bella cosa! scommetto che se il regolamento va in porto così come è le honda 600 di domani godranno di grandi novità sperimentate sui circuiti di tutto il mondo! Ci hanno tolto tutta la fantasia di sognare motori diversi ad uno due e trè cilindri! già la tecnica automobilistica si è appiattita con la quasi totalità di motori quattrocilindri adesso devono guastarci la festa anche a noi motociclisti!! hanno trasformato la motodue in un trofeo honda prima ancora di farlo nascere!!

Enrico Zani ha detto...

Sono d'accordo con te.. A me il cambiamento di tipologia di propulsore non sarebbe dispiaciuto affatto.. Avevo immaginato un bella lotta tra propusori a 2, 3 e 4 cilindri con le Case impegnate a mettere in mostra tutto il loro know-how alo scopo di utilizzare questa importante vetrina.. Invece assisteremo ad un monomarca Honda.. Speriamo almeno che i piloti ci possano far vedere uno spettacolo decente..
Un saluto..

Enrico ha detto...

Beh... nel caso raccontatemelo. Io dubito che lo vedrò. Come da qualche anno non vedo più la 250 e la 125, d'altronde. La 250 ha oggi un livello di competitività imbarazzante: i piloti "buoni" non sono più di due o tre, e abbiamo visto vincere mondiali anche a Poggiali e Melandri che, con tutto il rispetto, non è che siano dei fenomeni, specie nel caso di Poggiali. Sembrano lontani un secolo i tempi delle lotte tra Valentino Rossi, Harada, Biaggi e Capirossi: in realtà sono passati meno di dieci anni.

Lo stesso discorso vale per la tristissima 125, diventata ormai platea per bambini prodigio sui quali pesano responsabilità inevitabilmente più grandi di loro. A vent'anni un pilota da 125 è già vecchio, e di questo dobbiamo ringraziare come sempre gli organizzatori che hanno ogni giorno idee più geniali.

Dubito però che si possa inventare qualcosa di più demenziale della Moto2. Un campionato mondiale dove fino a oggi hanno corso le Marche più importanti al mondo declassato a insulso monomarca da trofeo interregionale. Già mi immagino quale sarà il livello.

Spero che con questa si sia toccato il fondo.

Superpantah ha detto...

:-(