martedì 17 novembre 2009

CATTIVE COMPAGNIE..




































































































































































Nella gestione di un blog, ci troviamo a scrivere diversi articoli. Alcuni di questi, come ad esempio la biografia di un pilota, sono pura e semplice cronaca; altri invece, come il commento che si pubblica su di una moto, possono essere più ricchi di considerazioni personali. Esistono poi post come quello che sto scrivendo dove l’argomento trattato sono gli amici. In questo caso cronaca e considerazioni personali devono essere ben calibrate tra di loro, in quanto è importantissimo descrivere i fatti per come realmente sono accaduti ma trattandosi come già scritto di una amicizia è normale che poi questa concorra a rendere il racconto pieno di spunti personali e aneddoti. Vi spiego quindi come la scelta del titolo di questo post non sia affatto casuale casuale. Premetto che come tutte le mamme del mondo, anche la mia sin da quando ero un bambino mi sempre raccomandato di tenermi alla larga dalle “cattive compagnie” dicendomi che quando si è posti davanti alla tentazione di fare una marachella è difficile dire di no, mentre se da “certi individui” si gira alla larga, determinate idee, non ci passano neppure per la testa! Tutto ha inizio a maggio del 2008. Mi trovo a leggere l’ultimo numero di RACER sul quale in copertina fa bella mostra di se una stupenda Ducati della serie Sport Classic. Questa moto è simile alla Paul Smart, anche se il proprietario vi ha lavorato sopra in maniera molto massiccia, ottenendo quella che per me è una delle più belle moto che abbia mai visto. Come già ampiamente scritto in passato, amo il motociclismo e la motocicletta in genere ma ho una fortissima attrazione per tutte le “racer” con linee retrò, detto questo è facile immaginarsi come questa Ducati mi abbia colpito immediatamente. Dopo aver fissato per cinque minuti buoni la copertina della rivista inizio a leggerla partendo proprio dall’articolo in cui si parla di questo gioiello. La cosa spettacolare che emerge da questo articolo è che la moto è stata realizzata da un privato e non da una azienda che lavora nel settore del tuning, inoltre chi ha realizzato questa moto ne è anche il proprietario (e questo mi fa capire immediatamente che questo “pazzo” debba avere una passione smodata..). Le foto dei dettagli che compaiono sulla rivista non fanno altro che metter in mostra il tipo di lavoro certosino che è stato fatto su questa Ducati e da quanto riportato su Racer emerge anche che gran parte delle piastre, delle staffe sono state realizzate al tornio direttamente dal proprietario che ha anche effettuato tutto l’assemblaggio da solo. Vado avanti nella lettura e salta fuori che questo ragazzo è di Bagnarola di Cesenatico, una frazione che dista non più di 10 Km da casa mia. Ovviamente tra me e me penso: magari lo riesco a vedere in giro, sarebbe bello vedere dal vivo la sua moto! In quel periodo avevo appena comprato la mia V11, la moto era usata e aveva il problema di crepare i collettori di scarico, nel punto di attacco ai cilindri. Chiedendo informazioni per riparare la moto, salta fuori il nome TAINOX, una azienda di Bagnarola di Cesenatico, specializzata nella lavorazione di metalli “nobili” come l’acciaio inox e l’alluminio. Va detto che la TAINOX non opera nel settore delle moto ma nell’ arredamento e alla nautica. Chiedendo l’indirizzo della TAINOX mi viene detta la zona e viene aggiunto: Devi parlare con Max, quello che ha fatto quella Ducati tutta “tirata” (dove “tirata” in Romagna sta per: molto bella, realizzata con cura ecc.. ecc.. ecc..). Da li fare due più due è molto semplice. Con il mio collettore smontato mi reco presso la TAINOX e chiedo di Massimiliano. In men che non si dica ci conosciamo e si iniziamo immediatamente a parlare di moto. Ovviamente gli dico che l’ho visto sulla rivista RACER e gli faccio i complimenti per la moto che ha realizzato. A quel punto, credo di aver pronunciato le parole magiche, in quanto con orgoglio mi ha fatto entrare nella zona dell’azienda dove insieme al padre Terzo (detto il Capo) e al fratello Igor (chiamato il Barone) custodiscono, modificano ed elaborano le moto. Ero entrato in quella che io ora, scherzosamente chiamo “l’officina demoniaca”. Si tratta di una stanza stretta, al cui centro fa bella mostra di se un ponte per il sollevamento della moto e tutto attorno ci sono gli attrezzi. Qui sono state realizzate delle special spettacolari: la Ducati Paul Smart 1000 di Max, la bellissima GS 550 EF del 1985 appartenente al Capo e colorata con la livrea del team Suzuki Heron con il quale correva e vinceva un certo Barry Sheene, una GSX-R 1100 del 1993, raffreddata ad aria e olio, trasformata in street-fighter, appartenente sempre al grande Capo Terzo, una splendida CBR 1000 (che è la moto di tutti..) e da ultima la CB 1300 Super Four di Igor (quest’ultima è in continua evoluzione..).Oltre alle special di casa Magnani, da qui sono passate tante altre moto, per modifiche più o meno radicali o anche semplicemente per una “sistematina”. Ricordo in particolare una frase che Max mi ha detto quel giorno: Una moto la senti veramente tua, quando inizi a modificarla! Questa mia prima visita alla “factory” Magnani è stata in breve seguita da altre, sia a livello di cortesia sia a livello di bisogno, in quanto nel frattempo la V11 continuava a crepare i collettori.. Nel 2009 sono finalmente riuscito a convincere Max ad uscire in moto con noi.. Spavaldo come al solito si è presentato in sella alla sua fantastica Ducati e.. ce le ha suonate a tutti di santa ragione: immaginavo che fosse capace a guidare la moto, ma vederlo guidare mi ha veramente impressionato! Questo è stato il LA che ha trasformato la nostra conoscenza in amicizia. Nel frattempo, io ho venduto la mia fedele V11 in cambio di una GRISO nuova fiammante, cogliendo l’occasione del fatto che insieme agli altri Cesena Bikers si è deciso di trascorrere le vacanze in moto. Il caso ha poi voluto Igor, fratello minore di Massimiliano, si sia unito a noi proprio in occasione di questa vacanza, trascorsa alla Cascata delle Marmore. A settembre 2009 abbiamo poi organizzato una uscita in moto (della quale ho pubblicato il post) e a questa la famiglia Magnani ha partecipato in blocco: il Capo, Max e Igor. Infine io ed Igor siamo stati insieme a Imola in occasione della gara del mondiale SBK tenutasi sul Circuito del Santerno. Da questa serie di cose è nata la mia amicizia con i Magnani. In base a questa amicizia ho iniziato a “bazzicare” sempre più assiduamente la loro “officina diabolica”, nella quale, quasi ogni sera i Magnani si fermano dopo il normale orario lavorativo per lavorare sulle loro moto o su quelle dei loro amici. Va ovviamente precisato che oltre alle elaborazioni, le moto vengono qui “tagliandate” e tenute a regola d’arte: il capo in questo è un vero e proprio perfezionista, tanto che in più di una occasione mi sono preso da lui “il cicchetto” (espressione romagnola per definire il famigerato “cazziatone”), perché sulla mia moto avevo qualche vite non ben serrata! Personalmente in passato mi sono cimentato all’elaborazione “pesante” della moto, ai tempi del 125.. Crescendo mi ero imposto di mantenere le moto così come uscivano dalla Casa, fatto salvo modifiche estetiche minori come frecce e porta targa per privilegiare l’affidabilità del modello originale e per tenermi al riparo dalla “letale” penna e dal “pericolosissimo” blocchetto dei verbali in dotazione alle forze dell’ordine. La GRISO è però una moto che sembra stata progettata volutamente per essere elaborata, a questo si unisca che tra le mie amicizie ora c’è anche una intera famiglia che ha una passione smodata per l’elaborazione estetica e meccanica delle moto e a questa passione unisce anche la capacità e il know-how per poterlo fare.. la miccia è quindi accesa! Come prima cosa mi sono rivolto a Max per fare si di eliminare quel “trombone da brigante calabrese”, che la mia moto aveva di serie al posto dello scarico. Al suo posto ora vanto uno spettacolare Arrow in titanio, di derivazione Ducati, adattato alla mia “Guzzona” con un collettore fatto a mano che è una vera e propria opera d’arte. Solo con questa modifica, “il capo dei bravi” ha visto cambiare la sua voce in maniera radicale: se prima era Mika ora è Barry White (anche in virtù del fatto che per ora non ho installato il db killer). A questa hanno fatto seguito: una sistemazione certosina delle sospensioni, il filtro dell’aria, l’acquisto di un manubrio più stretto con riser bassi, il porta targa, le frecce e tutte quante le diavolerie che da qui alla prossima primavera mi salteranno per la mente! Grazie quindi alla famiglia Magnani mi sono fatto assorbire da questo tourbillon che mi sta dando un gusto davvero unico e al quale pian piano si stanno unendo anche gli altri Cesena Bikers. La cosa divertente di questo “bellissimo gioco” è che ora siamo al punto che la gente deve ovviamente dichiarare le modifiche estetiche apportate alla moto ma su quelle meccaniche (e quindi “nascoste” all’occhio indiscreto degli amici), esiste una segretezza quasi unica, a livello di KGB. Vuoi infatti mettere l’onta di stare dietro a che ha la moto meno elaborata della tua? Anche se, come dice il mio grande amico Omar sapere se uno ha elaborato la moto non dichiarandolo (e non ha ottenuto quanto sperava prima di “investire” i suoi soldi..), è semplice: una volta arrivati in cima al passo, chi, prima di unirsi alle chiacchiere e alla bevuta di gruppo, fa un paio di giri attorno alla sua moto guardandola sconsolato, sicuramente nasconde un “segretuccio”! Arrivati a questo punto è facile dire che la mamma aveva ragione e cogliere la saggezza delle sue parole.. Se fossi stato alla larga da certe “cattive compagnie” sicuramente ora.. avrei la moto meno performante! Siano quindi i benvenuti tra i Cesena Bikers questi “ragazzacci” che ci stanno insegnando a “spremere” le nostre moto come si deve!

4 commenti:

Superpantah ha detto...

Ciao Enrico, bella storia.
Quella Ducati del tuo amico era esposta a Padova nel 2007 se non mi sbaglio, nell'edizione in cui c'era anche la mia, e mi pare che vinse un premio.

Enrico Zani ha detto...

Si, bravo Sauro! Ha vinto un premio, nn ricordo con esattezza se si è classificato secondo.. Ti ringrazio per i complimenti, come sempre.. Ci sentiamo presto per info. riguardanti il Nurburgring..

Enrico ha detto...

Enrico... ma... mi son perso qualcosa? Non mi pareva di sapere che avevi messo su la Griso...

Complimenti!

Enrico Zani ha detto...

Ciao Enrico.. Si in effeti non avevo scritto nulla in merito sul blog.. Aspetto di finire con le modifiche e poi pubblicherò le foto..