mercoledì 19 gennaio 2011

Duello infinito..












Eddie Lawson contro Wayne Gardner. Yamaha contro Honda. La Classe 500 nella seconda metà degli anni ottanta è di fatto una partita tra questi titani. Eddie Lawson è statunitense (Upland, 11 marzo 1958) ed ha esordito nei GP nel 1983. Il rivale Wayne Gardner è australiano (Wollongong, 11 ottobre 1959) ed ha fatto il suo debutto l'anno successivo. Lawson in sella alla Yamaha conquista il suo primo titolo iridato già nel 1984 (alla sua seconda stagione!!), approfittando anche dell'infortunio accaduto al grande rivale di quell'anno Freddie Spencer che guida una Honda ed è il campione in carica. Nel 1985 la sfida iridata è ancora una partita tra i piloti due americani. A spuntarla sarà questa volta Spencer che oltre a conquistare il titolo della 500, farà il bis vincendo anche in 250 e ottenendo una storica doppietta. Dal 1986 il rivale di Lawson, sempre portacolori della Casa di Iwata, diventa a tutti gli effetti Wayne Gardner, nuovo alfiere di punta della Casa di Tokyo, in virtù del "male oscuro" che attanaglia Freddie Spencer. L'americano e l'australiano, sono diversissimi in tutto a partire del carettere: taciturno ed introverso Eddie, duro e risoluto Wayne; sino ad arrivare allo stile di guida: pulito, raffinato e concreto il primo il quale all'occasione sa anche fare benissimo "il ragioniere"; duro, scomposto, rozzo ma terribilmente veloce il secondo che non è affatto famoso per avere mezzi termini una volta in sella. L'americano inoltre è un fine collaudatore mentre l'australiano è in grado di far viaggiare forte "qualsiasi pezzo di ferro". Il mondiale 1986 se lo aggiudica il pilota statunitense ottenendo ben 7 vittorie e 139 punti iridati contro le 3 vittorie e i 117 punti iridati dell'avversario. L'anno successivo, il 1987, è la volta dell'australiano di fregiarsi del titolo di Campione del Mondo della Classe Regina. Wayne con 7 vittorie e 178 punti piega l'americano che si ferma a quota 5 vittorie e 157 punti iridati. Di fatto l'ultimo anno di duello vero e ravvicinato tra i due è il 1988 che vede l'ennesimo ribaltone con Eddie Lawson di nuovo iridato con 7 vittorie e un totale di 252 punti e il rivale secondo con 4 vittorie e 229 punti ottenuti. Da quel momento in poi i duelli serrati tra i due si fanno più radi, con Lawson che nel 1989 cambia casacca e approda alla Honda con la quale ottiene il suo quarto e ultimo titolo iridato. Finita la sua carriera presso la Honda, il grandissimo Eddie passa alla Cagiva. Grazie al suo immenso talento come collaudatore (molti addetti ai lavori lo reputano il pilota migliore di sempre nel mettere a punto la moto e nel dare un concreto feed-back ai tecnici) in breve tempo fa crescere molto la moto della Casa italiana, riuscendo addirittura ad ottenere con essa il successo nel GP di Ungheria nel 1992 (il primo mai ottenuto fino a quel momento dalla Rossa varesina), alla sua seconda stagione alla "corte dei fratelli Castiglioni". A fine di quella indimenticabile annata Eddie Lawson si ritira dal motociclismo per passare alle gare di automobili, con un bottino di 4 titoli iridati, 130 GP disputati, 31 vittorie, 31 secondi e 16 terzi posti e 18 pole position. Nel 1990 in sella alla Yamaha ottiene anche l'affermazione nella Otto ore di Suzuka, l'ultima grande corona che manca al suo immenso palmares. Wayne Gardner invece è per tutta la sua carriera un alfiere della Casa di Tokyo, godendo sempre dello status di pilota ufficiale. I numerosi infortuni che dal 1989 in poi ha subito, da quel momento in poi lo hanno di fatto sempre tenuto lontano dal vertice della classifica anche se non gli hanno impedito di conquistare altre vittorie, l'ultima delle quali nel GP di Inghilterra del 1992. Anche il pilota australiano, così come l'eterno rivale, appende il casco da motociclista al chiodo alla fine della stagione 1992 per passare alle quattro ruote. In nove anni di GP ha ottenuto un titolo iridato, 18 vittorie, 51 podi complessivi e 19 pole position. Gardner è stato anche un grandissimo interprete della Otto ore di Suzuka nella quale ha trionfato in ben quattro occasioni: 1985, 1986, 1991 e 1992, sempre in sella alle moto dell'ala dorata, diventando un vero e proprio idolo per i fans della terra del Sol Levante! Nel 1992 si è chiuso quindi un ciclo mitico del motomondiale, destinato da quel momento ad entrare nella leggenda. A Wayne Gardner va riconosciuto il merito di aver interrotto, anche se solo per un anno, "l'American Wave" che, con Kenny Roberts, Freddie Spencer, lo stesso Eddie Lawson e le nuove leve che si erano appena affacciate ai GP (ma che già promettevano grandi cose): Kevin Schwantz e Wayne Rainey, sembrava non dovesse avere termine. Wayne Gardner invece è stato colui che ha saputo dimostrare al mondo intero che l'Australia, così come gli States, è in grado di "sfornare" piloti di grande talento, capaci di domare i mostri a due tempi da 500cc.


Eddie Lawson VS Wayne

Gardner 1988 Salzburgring

2 commenti:

FrAnCeScO ha detto...

Due alfieri di valore assoluto, se poi aggiungiamo Schwantz e Rainey possiamo parlare della fine degli '80 come di una stagione del motociclismo irripetibile, di quelle che capitano ogni 20 anni e più!

Enrico Zani ha detto...

Quel periodo è stato "l'American Wave"..