domenica 30 gennaio 2011

Macao: la scuola dei campioni





Dopo aver scritto dello Snaefell Circuit ossia il circuito del TT dell'Isola di Man, della Nordschleife ossia il "vecchio"Nurburgring, dell'Autodromo Dino ed Enzo Ferrari di Imola e dell'incredibile tracciato del Laguna Seca Raceway voglio pubblicare un post dedicato al circuito da Guia di Macao. Sul post in cui ho parlato di Mick Grant, citando il suo palmares, ho fatto presente che dei due successi che ha colto in carriera a Macao negli anni 1977 e 1984. In seguito alla pubblicazione di questo post mi è stato chiesto, cosa fosse il GP di Macao e soprattutto come mai un paio di successi ottenuti su quel circuito meritassero di essere citati accanto ad affermazioni nel Mondiale velocità o al TT dell'Isola di Man. Va premesso che il GP di Macao non è mai stato una gara valevole per il Campionato Mondiale Velocità o per quello SBK ma nonostante questo ha da sempre una grande importanza nella carriera dei giovani piloti sia automobilistici che motociclistici, in quanto un buon piazzamento in questa competizione è da sempre un trampolino di lancio verso le categorie superiori. La gara di Macao è stata istituita con lo scopo di portare il motorsport in Cina. Le Case hanno sempre visto questa competizione come una importante vetrina per promuovere i loro prodotti in un mercato dalle inifinite potenzialità: vincere a Macao significa vendere i propri prodotti. La gara si svolge in un difficile circuito cittadino. Per quanto riguarda i piloti motociclistici (che poi è l'aspetto che a noi interessa maggiormente), a darsi battaglia su questo circuito sono da sempre i giovani piloti australiani, giapponesei, e statunitensi oltre a qualche locale. Ad inasprire i duelli con queste giovani leve che cercano di mettersi in luce, c'è da sempre una vera e propria truppa di piloti britannici, vecchi volponi delle road races, che partecipano a questa cmpetizione con lo scopo di arricchire il proprio palmares con l'affermazione in una gara di richiamo. Va detto che sino alla fine degli anni ottanta vi prendevano parte anche le stelle del Motomondiale ed in seguito della SBK che con questo GP coglievano l'occasione di poter sfidare "ad armi pari" i loro colleghi delle Road Races. Il GP di Macao era quindi una occasione imperdibile per gli alfieri di questi "due mondi" per poter sancire, in una sfida equa, chi fosse il più veloce. A tal riguardo va fatto notare che il record di 6 affermazioni appartiene a pari merito ad un pilota di GP Ron Haslam (che in realtà ha anche gareggiato nelle Road Races e nella SBK..) e a Michael Rutter, stella delle Road Races. Purtroppo da allora i tempi sono cambiati e le attuali prime donne dei GP e della SBK si tengono alla larga da questo genere di competizioni. Per fortuna però gli assi delle Road Races, partecipano ancora a questa competizione, contribuendo a tenerne alto il nome, il livello, il blasone.
Pubblico qui di seguito le informazioni che cho trovato in merito su wikipedia:
Circuito cittadino della città di Macao (Cina) dove si tengono varie gare automobilistiche (dal 1954) e motociclistiche (dal 1967). A differenza della maggior parte dei circuiti moderni, il tracciato è rimasto sempre invariato, tranne che per lo spostamento dei box e della linea del traguardo nella posizione attuale nel 1993, mentre in precedenza essa era posta a metà tra la curva Reservoir e quella dell'Hotel Mandarin Oriental. Sulla mappa del tracciato sopra riportata essa è situata in basso, mentre la zona collinare del Monte Guia è in alto. Nato nel 1954 come percorso per una caccia al tesoro per le vie della città, subito dopo la conclusione dell'evento ci si rese conto che il circuito era adatto ad ospitare competizioni automobilistiche amatoriali. A partire dal 1967, con l'introduzione della gara per le moto, il circuito ospita regolarmente competizioni per entrambe le tipologie di veicoli. La griglia di partenza della corsa era composta principalmente da dilettanti fino al 1966, quando il pilota belga Mauro Bianchi si iscrisse alla gara con una macchina allestita da Renault Sport, con lo scopo dichiarato di promuovere l'immagine di Renault a Hong Kong. Ciò ha portato all'iscrizione alla corsa di un numero sempre maggiore di squadre di professionisti. Nel 1983, è stato deciso dagli organizzatori che, dal momento che la Formula Atlantic stava diventando obsoleta, la gara si sarebbe svolta con vetture di Formula 3. Inizialmente si era voluto organizzare una gara di Formula 2, ma siccome non erano disposti a fare radicali modifiche al circuito in nome della sicurezza, tra cui il taglio di numerosi alberi, gli organizzatori optarono per le meno prestazionali F3. Col passare degli anni, questa si è rivelata essere una decisione lungimirante, dato che da allora ha fortemente accresciuto la reputazione dell'evento nel mondo dei motori, tanto da attirare i migliori giovani talenti provenienti da Europa e Giappone nella competizione e permettendo all'evento di ritagliarsi la sua fetta di notorietà. La prima gara di Formula 3 è stata vinta da un giovane Ayrton Senna. La gara del 1990 è stata memorabile, quando Michael Schumacher e Mika Häkkinen sono stati coinvolti in un controverso incidente quando erano rispettivamente 1° e 2° all'inizio dell'ultimo giro. Sul rettilineo principale, appena dopo la curva dell'Hotel Mandarin Oriental, Häkkinen ha colpito la parte posteriore della vettura di Schumacher ed è andato a sbattere quando ha cercato di superare il rivale tedesco. L'auto di Schumacher è stata in grado di continuare la gara con l'ala posteriore danneggiata e, infine, ha vinto la gara con il miglior tempo complessivo. Altri vincitori del Macau Grand Prix sono stati gli ormai ex-piloti di Formula Uno David Coulthard, Ralf Schumacher e Takuma Sato. A partire dall'introduzione della gara di Formula 3, il GP di Macao è progressivamente diventato un trampolino di lancio per molti piloti cadetti verso le classi superiori delle competizioni automobilistiche, come la serie GP2 e Formula 1. Oltre al Gran Premio di Macao riservato alle Formula 3, nello stesso fine settimana si svolgono altre competizioni internazionali, come il Gran Premio motociclistico di Macao (che si disputa ininterrottamente dal 1967), gara non valevole per il motomondiale a cui partecipavano e partecipano ancora molti piloti specialisti delle corse su strada come il Tourist Trophy e che si disputava con le 500cc da Gran Premio, finché non sono state soppiantate dalle moto della categoria Superbike (anche se a tutt'oggi il regolamento ammette ancora i prototipi e le MotoGP) e come la Guia Race, nata nel 1972 per le vetture turismo, che negli ultimi anni è diventata la gara conclusiva del Campionato del mondo turismo, oltre ad altre gare di livello nazionale.
Caratteristiche salienti:
La sezione che dalla curva dei Pescatori, passando per il traguardo, alla curva dell'Hotel Lisboa è formata da larghi viali, è pianeggiante e comprende due curve veloci come la Reservoir Bend e la Hotel Mandarin Oriental Bend, mentre dopo la stretta curva a gomito e fino al tornante Melco ci sono forti dislivelli, la sede stradale è molto stretta e quasi tutte le curve sono cieche. Spettacolari sono alcuni passaggi delle Esse della Solitudine, dove i motociclisti curvano rasentando muri e guard rails con spalle e gomiti. Per gli spettatori ci sono due tribune principali lungo il circuito, la Tribuna Principale, lungo il rettilineo dei box, e quella collocata alla Curva dell'Hotel Lisboa. La Curva Lisboa è il punto più caratteristico per lo spettacolo ed essa offre l'unica possibilità di sorpasso alla fine del rettilineo principale. D'altro canto essa è famosa per il pericoloso ammassarsi delle vetture nei primi giri, cosa che rende altamente probabili gli incidenti multipli a causa della configurazione a 90° della curva, con conseguente forte restringimento della carreggiata. Di conseguenza il prezzo per i posti a sedere alla tribuna della curva Lisboa è sensibilmente più elevato di quelli della Tribuna Principale.
Info by:

Albo d'oro del GP motociclistico di Macao:
1967 Hiroshi Hasegawa Yamaha RD56
1968 Hiroshi Hasegawa Yamaha 250
1969 John MacDonald Yamaha
1970 Benny Hidajat Yamaha YSI
1971 Akiyasu Motohashi Yamaha
1972 Ikujiro Takai Yamaha TR3
1973 Ken Araoka Suzuki RG500
1974 Hiroyuki Kawasaki Yamaha
1975 Hideo Kanaya Yamaha
1976 Chas Mortimer Yamaha
1977 Mick Grant Kawasaki KR750
1978 Sadao Asami Yamaha TZ750
1979 Sadao Asami Yamaha TZ750
1980 Sadao Asami Yamaha TZ750
1981 Ron Haslam Honda RS1123
1982 Ron Haslam Honda RS1123
1983 Ron Haslam Honda NS500
1984 Mick Grant Suzuki RGB500
1985 Ron Haslam Honda RS500
1986 Ron Haslam Elf Honda 500
1987 Ron Haslam ROC Elf Honda 4
1988 Kevin Schwantz Suzuki RGV500
1989 Robert Dunlop Honda RC30
1990 Steve Hislop Honda RC30
1991 Didier de Radiguès Suzuki RGV500
1992 Carl Fogarty Harris Yamaha 500
1993 Steve Hislop ROC Yamaha 500
1994 Steve Hislop Harris Yamaha 500
1995 Mike Edwards ROC Yamaha 500
1996 Phillip McCallen Yamaha YZR500
1997 Andreas Hofmann Kawasaki Ninja ZX-7R
1998 Michael Rutter Honda RVF750 RC45
1999 David Jefferies Yamaha YZF-R1
2000 Michael Rutter Yamaha YZF-R1
2001 John McGuinness Honda CBR954RR
2002 Michael Rutter Ducati 998
2003 Michael Rutter Ducati 998
2004 Michael Rutter Honda CBR1000RR
2005 Michael Rutter Honda CBR1000RR
2006 Steve Plater Yamaha YZF-R1
2007 Steve Plater Yamaha YZF-R1
2008 Stuart Easton Honda CBR1000RR
2009 Stuart Easton Honda CBR1000RR
2010 Stuart Easton Kawasaki Ninja ZX-10R

Kevin Schwantz, Macao 1988:

3 commenti:

sburbiz_marca ha detto...

Kevin Schwantz nel 1988 con la Suzuki a Macao è ancora oggi uno dei video più spettacolari, sia durante le prove che negli ultimi giri della gara, quando con un vantaggio abissale sul secondo il texano cominciò ad impennare lungo il tracciato, inventando traiettorie impossibili e facendo impazzire il pubblico. Un tracciato però pericoloso, forse ancor più di quelli classici delle road races, che ha ghermito con un pesante tributo di sangue anche piloti esperti. Nessuna via di fuga, nessuna possibilità d'errore.

Enrico Zani ha detto...

Come sempre grazie per il tuo intervento. Indubbiamente Macao è un circuito pericoloso e al di fuori degli standard attuali. E' però vero che a mio avviso oggi, i top driver snobbano questo genere di gare, così come la 8 ore di Suzuka mentre i loro colleghi degli anni ottanta e fine anni novanta partecipavano a questi eventi, rendendoli epici. Ma questa è l'evoluzione della specie..

Anonimo ha detto...

qualcuno è in grado di sapere i tempi che fece all'epoca schwantz?