giovedì 28 aprile 2011

L'ultima edizione del Motogiro d'Italia






















E' con grande piacere che pubblico su Cesena Bikers questo articolo scritto per una testata dal lettore di Cesena Bikers: Fosco Rocchetta. L'amico riccionese che è già intervenuto su queste pagine web con il bellissimo articolo che ho postato il 20 aprile scorso, mi ha proposto nuovamente del materiale che vado a proporVi in questo post. Come evidenza il titolo, in questo articolo si parla dl Motogiro d'Italia, competizione stradale di "Gran Fondo", che solamente i lettori di Cesena Bikers più nostalgici oppure anagraficamente più "dotati" ricordano.. Per l'italia di quei tempi il Motogiro (così come la 1000 Miglia in campo automobilistico..) rappresentava l'Evento (con la E maiuscola!) motoristico dell'anno, quello in cui la gente comune poteva vedere sfrecciare i cavalli d'acciaio ed i loro intrepidi cavalieri, per le strade di tutti i giorni. Il Motogiro stava al Popolo del Bel Paese così come il Touristy Trophy stava (e tutt'ora sta..) ai Britannici. Come illustrato dalle parole di questo bellissimo articolo, scritto da chi ha visto questa epopea con i propri occhi di bambino, le corse di Gran Fondo in Italia furono dichiarate illegali dopo l'11 maggio 1957. In quella data infatti, durante l'edizione della 1000 Miglia, il conte portoghese Alfonso De Portago perse il controllo della Ferrari della quale era al volante e piombò sulla folla causando, oltre alla sua morte e a quella del suo copilota, anche quella di undici spettatori che insieme agli altri assistevano alla gara dal bordo della strada. La tragedia fu talmente grande che queste gare, sia per auto che per moto vennero bandite, facendo si che l'Italia, rinunciasse ad un incredibile pezzo della sua storia motoristica. Fatta questa lunga premessa non mi resta che invitarVi alla lettura dell'articolo sopra riportato.

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