In geometria, alla fine della dimostrazione di ogni "teorema di ugualianza" va riportata la scritta "come volevasi dimostrare" o più semplicemente il suo acronimo ossia la famosissima sigla C.V.D. Mai queste tre lettere, messe insieme hanno visto una migliore applicazione relativa al mondo dei motori quanto nel caso dell'epocale passaggio dalla 250 come "middle class" del Motomondiale alla Moto 2. Su questo storico cambiamento si è parlato e scritto tantissimo, tutti noi infatti eravamo in attesa dell'unico, insindacabile verdetto: quello del cronometro. Questo responso puntualmente è arrivato. Il banco di prova che ce lo ha fornito è stato il circuito "Ricardo Tormo" di Valencia. Dai tempi ottenuti dalle nuove Moto 2 abbiamo capito che se "il buon giorno si vede dal mattino", per la neonata categoria, la giornata sarà tutta in salita!! Va detto che sebbene questa è una importante dimostrazione di quanto queste nuove moto siano ancora ben lontane dall'essere competitive quanto le 250cc che sono andate a soppiantare, è anche vero (e va sottolineato) che questa nuova "middle class" è al debutto assoluto e quindi questi mezzi hanno notevoli margini di sviluppo. Certo è che, non vi sarebbe stato un palcoscenico migliore e più attendibile che un tracciato che da anni fa parte del calendario del campionato iridato per mettere in evidenza quanto sia attualmente abissale il divario in termini prestazionali tra le "obsolete" (ma velocissime) 250 Gp e le "modernissime" (e poco competitive) Moto2. Pubblico l'articolo così come l'ho trovato su 2 RUOTE NEL WEB:
In una giornata splendida e con la pista in condizioni ideali, sono scesi in pista i pionieri della nuova "middle class" che, dopo il clamoroso ritiro dell'Aprilia, ha per ora una griglia molto esigua e contorni tutti da definire. Molto interesse per il team di Aspar Martinez che, dopo aver perso le ciclistiche Aprilia utilizza provvisoriamente quelle del team BQR. E il più veloce della giornata è Julian Simon, fresco campione della 125, proprio con una di queste realizzazioni spagnole. Il tempo non è il massimo: 1.37.7 il miglior crono di Simon, lontano dall' 1.34.8, record della 250 su questo tracciato. Alle spalle di Simon e con tempi molto ufficiosi, Roberto Rolfo in 1.38 con la Suter del team Italtrans, poi Mike Di Meglio in 1.39 con la BQR, a seguire Gadea, De Rosa con la Tech3 e Brannetti con la ADV – CRP. Insomma, per ora non si vola, le moto fanno molto rumore, ma i tempi restano alti. Va considerato che il materiale è molto grezzo, che parecchie moto sono al debutto, quindi ci può stare. Preoccupano le condizioni dei motori. Per ora la tendenza è quella di usare propulsori Honda CBR 600 dotati di frizione antisaltellamento prodotta dalla Suter (che verrà usata da tutti in campionato) e di kit HRC. La preparazione dei propulsori costa circa 4000 euro e i risultati non possono essere miracolosi: si parla di una potenza di poco superiore a 125 cavalli, una decina in meno rispetto a quanto erogato dai migliori propulsori della Supersport. E infatti Sofuoglu, in azione con una Supersport, ha staccato Simon di un secondo abbondante! Come a dire: il record della 250 resta lontano, ma almeno bisognava essere già sul passo della Supersport. Strano che nessuno, soprattutto a Noale, non pensi a schierare una bella 250 con l'obiettivo di umiliare la Moto2. Per fare questo ci sarebbe anche un fantastico team a disposizione: quello pluriridato di Rossano Brazzi, appiedato dal ritiro dell'Aprilia. Chissà che a qualcuno non venga in mente una bella sfida. A proposito, a Valencia c'era anche Luca Boscoscuro, team manager della squadra Gilera nelle passate stagioni che avrebbe dovuto guidare la squadra Aprilia Speedup. Il manager veneto è alla ricerca di una moto per la sua squadra che dovrebbe schierare Talmacsi e Iannone: la missione è difficile, ma c'è anche da salvare il contratto con lo sponsor dell'ungherese, la petrolifera Mol che ha fatto la voce grossa per il rispetto degli accordi. In compenso la situazione gomme è già a posto: la Dunlop ha portato coperture già marcata "moto2" ed è presente con la struttura tecnica usata lo scorso anno in 250.
Dopo questa magra figura ottenuta dalle moto della neonata categoria, è sin troppo facile per i suoi detrattori, stroncarla con un lapidario C.V.D. Attendiamo nuovi sviluppi, anche se siamo tristemente consapevoli del fatto che se la neonata Moto 2 dovesse confermarsi un flop epocale, ad averci immancabilmente rimesso sarà lo stesso Sport del Motociclismo.
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