martedì 1 febbraio 2011

Quando gli uomini erano veri uomini e le motociclette erano vere motociclette..



Anno 1990, Mondiale classe 250: sul Motomondiale irrompe il ciclone John Kocinski. L'americano di origine polacca, nato a Little Rock il 20 marzo 1968, fa il suo esordio nel Mondiale classe 250cc nel 1988 grazie a Kenny Roberts (che lo aveva preso in considerazione sin dai primi anni ottanta). In quell'anno prende parte ai GP di Giappone ed USA ed ottenendo rispettivamente il quinto ed il quarto posto al traguardo. Nel 1989 ha la possibilità di correre di nuovamente i medesimi GP. Durante la stagione precedente John ha lavorato duramente ed è notevolmente migliorato infatti coglie due vittorie lasciando tutti gli altri piloti della categoria e gli addetti ai lavori a bocca aperta! Sempre durante lo stesso anno gli viene concesso di prendere parte anche al GP del Belgio sul difficile tracciato di Spa Francorchamps in sella ad una 500. John prende l'occasione al balzo e si mette nuovamente in mostra portando la moto al traguardo, concludendo al quinto posto. I tempi sono quindi maturi per far si che il giovane pilota dell'Arkansas prenda parte ad una intera stagione nel Motomondiale. Il team di Kenny Roberts gli mette quindi a disposizione una Yamaha 250 competitiva e John si fa trovare presente all'appello! Al poco convincente quattordicesimo posto ottenuto nella prima gara della stagione (GP del Giappone) fanno seguito: 7 vittorie, 3 secondi, 2 terzi posti ed un totale di 223 punti iridati che gli valgono il titolo iridato nella quarto di litro. A rimanere spiazzati dalla forza di questo uragano statunitense sono Carlos Cardus in sella alla Honda e Luca Cadalora sempre su Yamaha (team Agostini). I due rispettivamente secondo e terzo in classifica iridata vengono battuti da un avversario fortissimo e sul quale, prima del via della stagione, non avevano fatto i conti. Il successo di "Little John" fu uno smacco immenso soprattutto per il pilota italiano che con la stessa moto condotta dall'asso statunitense, era già tre anni che sfiorava il mondiale senza però aver lo spunto necessario per poterlo cogliere. Grazie ai risultati ottenuti per l'anno 1991 John Kocinski viene promosso alla Classe Regina sempre in sella alla Yamaha ufficiale del Team Roberts, con il ruolo, almeno sulla carta, di scudiero di Wayne Rainey. Casco dalla livrea spettacolare, carattere difficile, maniaco di ordine e pulizia: John Kocinski è stato un vero cavallo pazzo nei GP alternando momenti di genio puro ad altri di pura sregolatezza. Quello che è certo è che ha lasciato un segno indelebile nel Motomondiale e nei tifosi, soprattutto quelli che come me, ai tempi in cui lui dominava la quarto di litro, erano ragazzini e rimasero sbalorditi dal vedere all'opera questo autentico fenomeno. John era bellissimo da vedere in sella: piccolo ed agilissimo formava un tutt'uno con la motocicletta. In curva si sporgeva tantissimo e la sua guida era un mix perfetto tra forza fisica ed eleganza. La cosa stupenda era vederlo guidare a Laguna Seca, dove probabilmente, a quei tempi, era il più forte in assoluto. In carriera non ha ottenuto tutto quello che avrebbe potuto, penalizzato da un carattere assolutamente impossibile.
Per saperne di più:

Nessun commento: