giovedì 10 marzo 2011

Mosport International Raceway
































Il Mosport International Raceway (ex Mosport Park) è uno storico tracciato a nord di Bowmanville, Ontario, Canada. L'impianto, nella sua configurazione originale, vanta una lunghezza di 2,459 miglia (4,0 km). Negli anni ha subito diverse modifiche e migliorie che lo hanno reso una pista in grado di offrire varie configurazioni. Essa infatti può variare in base alle diverse esigenze delle svariate categorie di auto e moto che ne fanno utilizzo. A tal proposito vanno citate alcune di queste configurazioni: una pista kart 1,4 km (Karting Mosport International); un ovale di mezzo miglio; una pista di 2,4 km, utilizzata per svariati test drive (Mosport Driver Development Centre). Il nome "Mosport" è una contrazione di Motor Sport, pronunciato "Moe-Sport", che altro non era se non la ragione sociale dell'impresa che venne fondata per costruire la pista. Il tracciato di Mosport è stato il secondo impianto permanente dedicato alle gare, in Canada, dopo il Westwood Motorsport Park di Coquitlam nella Columbia Britannica. E 'stato progettato e costruito alla fine dell'anno 1950. Il primo evento internazionale che ha ospitato è il trofeo: Player's 200, il 25 giugno 1961. La manifestazione venne vinta dall'asso britannico dell'automobilismo Stirling Moss al volante di una Lotus. Questa affermazione è valsa a Moss la dedica di una curva da parte della direzione del circuito: la Moss Corner è il pericoloso e difficile tornantino, amatissimo dagli spettatori, punto cruciale del tracciato. Molti in passato, erroneamente hanno chiamato la pista “Mossport”, credendo che allo straordinario pilota britannico fosse stato dedicato addirittura tutto il circuito! La pista canadese nella storia ha visto un lungo susseguirsi di proprietari in quanto la società pubblica originale, creata per costruire la pista, non ha saputo nel tempo adottare una politica di marketing abbastanza vigorosa, tale da porre il circuito come tappa obbligata per i circus delle competizioni internazionali più importati. Tra le varie proprietà che si sono susseguite, due vanno ricordate: quella di Norm Namerow (imprenditore, famoso nel campo dell'editoria) che ne è stato il proprietario fino alla sua morte e, Harvey Hudes. Entrambi sono stati introdotti nella Motorsport Hall of Fame canadese per l'importante contributo fornito alla pista di Mosport e quindi agli sport motoristici canadesi. Nel 1998, la Panoz Motor Sports Group (un importante gruppo automobilistico americano, famoso per le sue auto da GT impegnate in varie competizioni) ha acquistato l'impianto. Nel 1999, la neonata American Le Mans Series (serie dove la Panoz è impegnata), ha gareggiato a Mosport. Nel 2001, l'intero circuito è stato completamente riasfaltato e ammodernato per rientrare nelle restrittive norme FIA. L'obiettivo della proprietà è dichiaratamente quello di fare ritornare la F1, il Motomondiale o il Campionato del Mondo Superbike a gareggiare su questo tracciato. Attualmente l'attività agonistica che si svolge a Mosport è legata agli sport motoristici nordamericani. Storicamente il tracciato dell'Ontario è stato la sede di campionati importanti, prima tra tutti la F1. Mosport è stato infatti il teatro del GP del Canada dal 1967 al 1977. Anche il Motomondiale ha fatto tappa su questa pista. Altri importanti campionati automobilistici come la Can-Am, SAC, World Sports Car Championship, Formula 5000 hanno visto in Mosport un importante teatro. Per quanto concerne il motociclismo, va detto che Mosport nel triennio 1989-1991 è stata la sede della gara canadese nel Campionato del Mondo Superbike. La pista, contornata da alberi e guard-rail è però stata da subito indicata dai piloti come troppo pericolosa. Nel 1989 e nel 1990 le manches sono state disputate regolarmente mentre nel 1991 i piloti hanno scioperato. La griglia di partenza è stata quindi riempita unicamente con le wild-card statunitensi e canadesi, dato che nessuno dei drivers impegnati in pianta stabile nel mondiale è sceso in pista. A questo proposito va detto che purtoppo anche Mosport, come tanti altri tracciati, ha chiesto anche un tributo di vite umane: diversi incidenti mortali sono infatti accaduti lungo il suo nastro d'asfalto. Nel 1985 il pilota tedesco Manfred Winkelhock è morto su questa pista al volante della sua Porsche 962C, schiantandosi contro uno dei muretti di cemento che la costeggiano. Nel 2008, in occasione della 29a edizione del Vintage Racing Festival promosso dall'Automobile Association of Canada, il pilota italiano Dino Crescentini (un veterano delle corse per auto d'epoca) ha perso il controllo della sua vettura Wolf Dallara Can-Am, perdendo anch'esso la vita nello schianto. Mosport al giorno d'oggi, senza le importanti modifiche che lo hanno reso un tracciato multifunzione, sarebbe stato un impianto assolutamente anacronistico. Nonostante il lavori che lo hanno interessato però, a differenza di molte altre piste, è rimasto praticamente immutato nel disegno rispetto a quando venne costruito nel 1950. Mosport è da sempre uno di quei tracciati che ha diviso gli animi di piloti: da alcuni è stato amato per via dei sui “sali-scendi” e dei suoi curvoni rotondi e veloci nei quali il giusto “pelo” sullo stomaco può realmente fare la differenza in termini di tempi sul giro! Dall'altra parte, i suoi detrattori lo hanno sempre giudicato troppo pericolo e assolutamente inadeguato agli standard di sicurezza imposti dal Motosport moderno. Premesso che la sicurezza è senza dubbio un elemento imprescindibile al giorno d'oggi nel “motorismo”, da appassionato, non posso però dire che è un grande peccato, "perdere" circuiti come Mosport, Spa Francorshamps. Tracciati che da sempre hanno segnato una netta linea di demarcazione tra: “gli uomini veri” che con coraggio e temerarietà li hanno saputi interpretare, tenendo aperto il gas (o premuto l'acceleratore..) nei punti cruciali e.. “gli altri”. Circuiti dove l'elemento umano può fare la differenza, non asettici "Tilkomedri" come tutti i tracciati moderni..

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