Anno 1988. In un pomeriggio di primavera, sul tracciato di Donington Park, in Inghilterra, prende il via il campionato del mondo Superbike. Marco Lucchinelli e' in sella alla DUCATI 851 (il prototipo della fortissima 888) e a sorpresa coglie la vittoria sul bellissimo tracciato inglese. Il dado e' oramai tratto, DUCATI e Superbike diverranno un binomio inscindibile, con la Casa di Borgo Panigale che da allora non ha mai cessato di vincere nel bellissimo campionato dedicato alle maxi-moto a quattro tempi, derivate dalla produzione di serie. La formula adottata dalla SBK, nella quale il pubblico puo' assistere a gare dove si danno battaglia moto acquistabili dai conessionari (per lo meno nella parte estetica..), e' stata da subito un vero successo. I primi ad appassionarsi a questo nuovo campionato sono stati gli inglesi. Questa passione, complice anche le vittorie a ripetizione della DUCATI (che nell'immaginario collettivo e' la FERRARI delle due ruote..), e' velocemente "sbarcata" in Italia. La SBK da sempre ci ha regalato gare e campionati molto avvincenti, spesso decisi "all'ultima curva", complice un regolamento tecnico molto ben studiato, atto a livellare i valori in campo tra le varie tipologie di moto. Dal principio il regolamento prevedeva la cilindrata massima fino a 1000cc per le bicilindriche, fino a 900cc per le moto a tre cilindri e fino a 750cc per le quattro cilindri. Essendo un campionato per le derivate dalla serie, l'intelligenza dei suoi ideatori, sta' nel fatto che i regolamenti tecnici non sono "fossilizzati", ma seguono le tendenze del mercato, dando alle Case la possibilita' di sfoggiare i loro modelli sportivi di punta. Oggi, visto il diffondersi tra gli appassionati delle maxi-cilindrate, il regolamento prevede bicilindriche fino a 1200cc e quattro cilindri, fino a 1000cc. La SBK in un primo momento e' stata vista come la "cugina povera" dei GP. Con gli anni invece ha assunto una propria personalita', regalando uno spettacolo, oramai sconosciuto ai GP. I piloti che vi corrono, inizialmente erano rappresentati dalle "vecchie glorie" dei GP che andavano ad "assicurarsi la pensione" in questo campionato. Via via, sono subentrati sempre piu' "specialisti" di questa formula; sino a che si e' arrivati ad una inversione di tendenza: la SBK e' divenuta un importante bacino, dal quale i GP attingono piloti. Esempi di questa tendenza sono: il campione del mondo SBK 2007 James Toseland, il campione del mondo dei GP 2006 Nicky Hayden, il campione del mondo SBK del 2000 e del 2002 Colin Edwards e tanti altri. Le case hanno investito da sempre in questo campionato (per esempio la KAWASAKI, e' tornata ai GP solo con l'introduzione dei propulsori a quattro tempi nel 2003, mentre e' stata presenza costante in SBK, vincendo anche un campionato del mondo nel 1993 con Scott Russell), che vanta un grande seguito da parte del pubblico; vedendolo come una vetrina fondamentale per accedere al mercato delle sportive. Attualmente si sfidano per la vittoria: DUCATI, HONDA, SUZUKI, YAMAHA, KAWASAKI e dal 2009 entreranno a fare parte della bagarre anche APRILIA e BMW. Inoltre da tempo si parla di un ritorno alle competizioni della gloriosa MV AGUSTA (ora in mano al colosso americano HARLEY-DAVIDSON). Il numero delle Case partecipanti a questo campionato ci rende l'idea dell'importanza che i Costruttori attribuiscano al fatto di dare una visibilita' sportiva alle loro creazioni.
martedì 25 novembre 2008
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