giovedì 18 dicembre 2008

Erv Kanemoto











ERV Kanemoto (nato il 7 maggio 1943 in Utah), e' forse il piu' rinomato ingegnere motoristico del moderno mondo dei GP. Ha portato i suoi piloti alla vittoria in sette Campionati del Mondo ed in 60 GP, e nel 1998 ha portato all'esordio nella classe 500 Max Biaggi che l'anno precedente aveva vinto per il suo team il Campionato del Mondo della classe 250. Da lungo tempo collaboratore della Honda Racing Corporation, Kanemoto aveva gia' lavorato con Biaggi nel 1993, ma nel 1997 il ritorno di Max nel Team Kanemoto ha offerto all'Honda il primo titolo mondiale della classe 250 dai tempi delle vittorie di Luca Cadalora nel 1991 e nel 1992 (sempre col Team Kanemoto). Dopo la vittoria Yamaha del 1993 con Tetsuya Harada, la 250cc GP era infatti divenuta un'affare di Casa Aprilia, che dal 1994 al 1996 aveva dominato il campionato con in sella Max Biaggi. Schivo e restio alla pubblicita', Kanemoto ha iniziato la sua attivita' nel mondo delle competizioni negli anni 60, quando comincio' a costruire la sua reputazione di preparatore per kart e moto. Giapponese-Americano di terza generazione, nacque nello Utah ma presto la sua famiglia si trasferi' a San Jose' in California. Tutta la famiglia Kanemoto aveva a che fare con il mondo delle corse: entrambi i genitori e la sorella Dianne gareggiavano nei kart, ma la famiglia raggiunse il suo massimo quando il padre Harry gestiva il team, Erv preparava i motori e Dianne pilotava. Con questa configurazione il team porto' Dianne ad un titolo locale nel 1963. Gia' da quei primi passi si intuiva che Kanemoto aveva un dono naturale per estrarre la massima potenza da ogni motore, e nel 1968 fu assunto dalla Kawasaki per lavorare sui motori in vista della Daytona 200. Da li' il nome Kanemoto e' diventato il sinonimo di velocita' e successo nel mondo delle due ruote. Un anno dopo essere stato assunto dalla Kawasaki, Kanemoto fondo' il suo primo team e porto' a Daytona il pilota Jim Rice su una Kawasaki 350 bicilindrica. Fu pero' con il secondo pilota, Jerry Greene che vinse il Campionato Americano junior nel 1972, e con Gary Nixon, che vinse il titolo Americano nel 1973, che Kanemoto raggiunse i suoi primi successi. Kanemoto e Nixon conquistarono altri successi sia negli USA che nel Campionato del Mondo, riuscendo quasi nel 1976 a vincere Il Campionato della Formula 750 con una Kawasaki 750 semiufficiale. L'impresa fu davvero straordinaria, se si pensa che la Yamaha era pressoche' imbattibile in formula 750cc, e che solo Barry Sheene riusci, nel 1973, a vincere il campionato, in sella ad una moto che non si fregiasse dei famosi tre diapason sul serbatoio. Dopo quell'anno inizio' un periodo negativo per Nixon, e Kanemoto comincio' a guardarsi intorno alla ricerca di un nuovo talento, talento' che trovo' in Freddie Spencer, un timido adolescente della Luisiana che rusci' a conquistare tre titoli mondiali. Spencer partecipo' alla prima gara come guida del Team Kanemoto alla fine del 1978, e l'anno seguente vinse il titolo Americano della classe 250. Il suo arrivo in Europa l'anno successivo fu sensazionale: su di una Yamaha TZ 250 a Brands Hatch "Fast" Freddie vinse la prima prova del Marlboro Transatlantic Trophy battendo i migliori piloti del momento, da Kenny Roberts a Barry Sheene. Kanemoto fece il suo debutto nei GP quell'estate, portando Spencer ed una Yamaha TZ500 al debutto come wild card nel GP del Belgio. L'anno seguente preparo' la Yamaha 500 ufficiale di Barry Sheene, mentre Spencer era occupato negli Stati Uniti con la Honda nella Superbike. Kanemoto e Spencer tornarono ai GP nel 1982, con la nuova Honda NS500 tre cilindri, vincendo il primo GP in Belgio. Nel 1983 questa combinazione permise a Freddie Spencer di vincere il titolo mondiale alla fine di una stagione incandescente per il lungo duello con Kenny Roberts. I problemi arrivarono nel 1984, quando Kanemoto si trovo' alle prese con lo sviluppo di due moto: la Honda NS500 tre cilindri e la nuova ed innovativa NSR500 V4, ma proprio i problemi di quest'ultima impedirono la riconferma del titolo, riconferma arrivata nel 1985 con gli interessi, visto che 'Fast' Freddie conquisto' i Campionati del Mondo sia della classe 250 che della classe 500, impresa unica nella storia del motociclismo dovuta anche, a detta di Spencer, ai preziosi suggerimenti di Kanemoto. Purtoppo pero' per Freddie Spencer, iniziarono tutta una serie di problemi fisici, che gli impedirono di gareggaire e di conquistare punti nel 1986. A causa dei problemi fisici di Spencer, Kanemoto concentro' i suoi sforzi sulla nuova promessa britannica Niall Mackenzie, ed in seguito segui' il debutto nei GP di Jim Filice. Quando poi nel 1988 i problemi fisici portarono Spencer al ritiro dalle corse Kanemoto fondo' la sua ditta - Kanemoto Racing - e uni' le sue forze al grande rivale di Spencer, Eddie Lawson, che aveva lasciato la Yamaha di Giacomo Agostini, con la quale aveva conquistato tre titoli iridati: 1984, 1986 e 1988. Eddie, in cerca di nuove sfide, sali' in sella alla Honda del team Kanemoto. Senza dubbio nel 1989 la Honda NSR500 non era la migliore moto sulla griglia di partenza, ma la perizia di preparatore di Kanemoto e la classe cristallina di Eddie Lawson permisero alla coppia di conquistare la corona di Campioni del Mondo. Kanemoto fece infinite modifiche alla moto, arrivando a portare fino a tre moto ad un GP nel tentativo di trovare il miglior setting. Quel titolo fu il piu' grande successo di Kanemoto fino a quel momento. Cosi' come Spenser, Lawson riconobbe pubblicamente la validita' di Kanemoto, arrivando a dichiarare che avrebbe corso per lui anche pagando. Il suo contratto con la Honda pero' salto' e Eddie torno' alla Yamaha, liberando il posto nel team per il Campione del Mondo del 1987 Wayne Gardner. Nonostante la strana accoppiata (l'ultra analitico Kanemoto ed il rustico Australiano) insieme vinsero due GP nel 1990, a dispetto dei guai fisici che afflissero l'australiano in quella stagione. Nel 1991 Kanemoto si concentro' nella classe 250, ingaggiando il nostro Luca Cadalora che sotto la sua guida domino' la categorria nel 1991 e nel 1992. Nel 1992 Kanemoto si impegno' di nuovo sia nella 250 che nella 500, lavorando come detto con Luca Cadalora nella quarto di litro e con Wayne Gardner nella mezzo litro. Anche quella volta gli sforzi dell'australiano furono vanificati da problemi fisici; la caduta in cui incorse Wayne alla prima gara della stagione a Suzuka porto' ad un grave infortunio agli arti inferiori. Cio' nonostante Wayne, che a fine stagione si ritiro' dalle competizioni motociclistiche, riusci' a trionfare una ultima volta in carriera, dominando, come ai vecchi tempi, il GP in Inghilterra. Nonostante i due titoli vinti nella 250cc, la Honda a fine del 1992 licenzio' Luca Cadalora, negandogli il passaggio alla 500cc. Il pilota modenese, fece comunque il salto di categoria, ingaggiato dal Team Yamaha Marloboro di Kenny Roberts, in sostituzione di John Kocinski. Kanemoto allora, si accordo' con il nuovo astro italiano Max Biaggi. Problemi legati ai pneumatici Michelin portarono pero' ad una stagione deludente, dove Biaggi comunque imparo' molto dal suo nuovo mentore e nonostante tutto vinse il GP d'Europa terminando quarto alla fine del campionato. Kanemoto fece anche debuttare nei GP l'asso giapponese Nobuatsu Aoki, che vinse il GP di Malesia. Quando nel 1994 si prese carico della Honda 250 con Tadayuki Okada, lavorando a stretto contatto con l'Honda Racing Corporation, solo pochi punti divisero i due dal titolo. Segui' una stagione con Alex Barros con problemi di budget, quindi Erv si accordo' di nuovo con Cadalora per disputare il campionato della classe 500, ma di nuovo ci furono problemi di sponsor, che impedirono di nuovo la cosa. Nel 1998 il suo team trovò l'importante appoggio economico della Marlboro che seguì Max Biaggi, nell'anno del suo debutto nella Classe Regina. Il pilota romano vinse addirittura la gara d'esordio nella 500 sul difficile circuito di Suzuka e rimase costantemente in lotta per il titolo iridato contendendo la vittoria finale a Mick Doohan. Solo le vicessitudini di fine campionato lo relegarono al secondo posto. Va doverosamente ricordato però che se l'australiano poteva contare sulla NSR 500 ufficiale e su tutto l'appoggio della grande Casa nipponica, il pilota romano aveva a diposizione un mezzo "clienti" e ottenne questi grandiosi risultati solamente grazie alla sua classe cristallina e all'ottima preparazione del mezzo da parte del team Kanemoto. A fine stagione però il 4 volte iridato della 250 passò al Team Yamaha ufficiale, rompendo il sodalizio con Kanemoto. Nel 1999 Erv Kanemoto riuscì a schierare John Kocinski, ma lo strapotere di Doohan con la NSR ufficiale e gli ottimi piazzamenti di Alex Criville, fecero si che il forte pilota dell'Arkansas occupasse solamente le posizioni di rincalzo. Nel 2001 Erv e' stato inserito nella AMA Hall of Fame. Attualmente Erv Kanemoto e' ancor impegnato nei GP con il Team Repsol Honda.

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