martedì 2 dicembre 2008

Passo della Raticosa (prima volta)






Mi discosto un po' dagli argomenti trattati fino ad ora per "postare" queste bellissime foto del Passo della Raticosa che domenica 21 settembre 2008 ho "conquistato" insieme ad Aragao, Ivo e Omar (il Teso), in quella che e' stata l'ultima vera uscita del 2008. Premetto che per tutti noi era la prima volta su questa meravigliosa strada che attraversa l'appennino Tosco-Emiliano collegando Bologna a Firenze. L'abbiamo imboccata, partendo dalla via Emilia (direzione Cesena -Bologna) virando a sinistra alla rotonda di Idice. Appena si percorre la via principale si vede immediatamente un cartello con su scritto: Passo della Raticosa 40 Km. Il percorso nonostante non sia lunghissimo e' veramente spettacolare! E' una strada molto veloce e sebbene la carreggiata non sia larghissima, induce ad aprire il gas. Occorre stare piuttosto all'erta in quanto attraversa una infinita' di paesini.. Una volta pero' uscita dai centri abitati diventa qualcosa di veramente speciale: curve ad ampio raggio si alternano a tratti piu' tecnici dove il manico di chi porta la moto puo' fare davvero la differenza! Gli ultimi 7-8 Km poi sono davvero belli: sembrano disegnati appositamente per i motociclisti. In questo ultimo tratto di strada il ritmo sale molto rapidamente e i brevi rettilinei che si incontrano vengono divorati in un attimo, per poi immettersi nella curva successiva, fino a che, sul piu' bello, si arriva al passo.. Qui si ha una graditissima sorpresa: ci vengono offerte due possibilita' per proseguire il nostro "giro". Andando dritto la Raticosa si interseca con il Passo della Futa per scendere giu', fino a Firenze. Prendendo a destra invece si percorre invece il tratto della Futa che da Bologna porta fino al Passo per proseguire poi fino alla citta' di Dante.
Purtoppo, a causa degli impegni amorosi di uno di noi quattro (vero Aragao!??!), non abbiamo potuto percorrere questa bellissima strada nella sua interezza. Dopo la "pausa panino e toilette" nell'affollatissimo Bar (sembrava di essere ad un moto-raduno!!!), abbiamo girato le moto e abbiamo preso la via di casa, guidando a ritroso sul tragitto che ci aveva portato li. Al ritorno, personalmente mi sono divertito ancor piu' che all'andata (sara' forse per la R6 e per il CB1000R che io e il Teso ci siamo lasciati dietro?!??), in quanto il disegno delle curve mi e' sembrato piu' aperto e mi e' venuto facile tenere un ritmo piuttosto "allegro". Comunque sia devo dire che questo percorso vale davvero i noiosissimi Km di autostrada che si devono fare per arrivare a Castel San Pietro Terme, da dove poi si imbocca la via Emilia sino a Idice. Il mio rammarico e' di averlo scoperto quando oramai, per me, la stagione della moto era verso la fine e di non averla potuta vedere e valutare nella sua interezza. Di certo posso dire (e non sono solo io a farlo, ma si tratta di un pensiero comune a tutti i miei compagni di scorribande) che uno degli obiettivi per la "motostagione 2009" e' quello di arrivare sino a Firenze per poi al ritorno imboccare il tratto che scende fino al centro di Bologna.

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